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Apre il b&b gestito da ragazzi con sindrome di Down: “Il Covid non ci ha fermato”

Palloncini azzurri a incorniciare due finestre al primo piano di un palazzo storico di Bologna in via Saragozza, un megafono per annunciare un progetto coraggioso, l’entusiasmo di un gruppo di ragazzi e dei loro educatori che decidono di non aspettare ancora per colpa del Covid19 e di realizzare un sogno per cui lavorano almeno da un anno e mezzo.

L’appartamento si può prenotare sulla piattaforma Airbnb: ad occuparsi dell’accoglienza, delle pulizie e della cura degli ospiti ci saranno Giovanni e Agnese e gli altri ragazzi che seguono speciali percorsi di autonomia alla Casa delle Idee, associazione specializzata in progetti di autonomia per soggetti con fragilità.

Apre il b&b gestito da ragazzi con sindrome di down: “il Covid non ci ha fermato”

La disabilità e la bellezza non vengono mai associate. E noi invece lo facciamo aprendo questo luogo che è indubbiamente bello – spiega Rosanna De Sanctis, presidente di Associazione d’Idee e psicologaC’è il Coronavirus, è vero, ma noi non possiamo interrompere i sogni dei nostri ragazzi perché il turismo è paralizzato. Noi come associazione non aspettiamo. Non aspettiamo contributi non aspettiamo tempi migliori, ma pensiamo progettiamo creiamo e crediamo nel cambiamento e nel bello”.

«Slow Down» a Padova

Stessa idea ce l’hanno avuta anche a Padova, dove nasce una struttura con pernottamento e prima colazione gestita da ragazzi con disabilità intellettiva e trisomia 21. Il progetto – “SlowDown Santa Sofia” – sarà realizzato dalla Fondazione Vite Vere Down Dadi insieme alla parrocchia di Santa Sofia e grazie al finanziamento della Fondazione Cariparo.

Molto probabilmente si chiamerà Hotel a 100 stelle», annuncia il direttore di Vite Vere Down Dadi Valerio Zanella. I lavori di ristrutturazione dell’edificio, che si trova accanto alla canonica della chiesa, partiranno entro l’anno: cinque camere con bagno per attrarre «il turismo religioso e offrire una possibilità d’inserimento lavorativo ai nostri giovani – molti di loro stanno già facendo degli stage in strutture del territorio simili come bar, ristoranti o servizi di catering, all’interno di progetti per l’autonomia e la vita indipendente –, affiancati da personale qualificato ma anche da educatori, psicologi e altri operatori!.

Prima di loro, altre realtà in Italia

Queste sono solo le ultime esperienze, ma non sono le uniche realtà in Italia. Oltre all’Albergo Etico di Asti, preso come modello anche in Argentina, accanto a Roma e Padova si possono citare, per esempio, la catena di bed&breakfast Like your home in Campania – occasione di auto-impiego di persone con disabilità aiutate dalle proprie famiglie –, Il Parco del Mulino a Livorno (targato Associazione italiana persone Down sezione livornese) e il b&b 8 Stelle a Foggia, gestito da altrettanti ragazzi con trisomia 21.

Oppure La casa di Toti, una struttura ricettiva a Modica, in Sicilia, in cui lavoreranno anche alcuni ragazzi autistici appena la vecchia dimora settecentesca in cui dovrà sorgere l’hotel sarà pronta. A dimostrazione che vitalità imprenditoriale, professionalità, spontaneità ed entusiasmo fanno rima con un turismo a vocazione sempre più sociale e solidale.