La vicenda Tiziana Cantone stenta a trovare la parola fine. Oltre il lato giudiziario legato alla presunta istigazione al suicidio della ragazza, c’è anche tutta la questione sociale legata ad un episodio, che ha avuto un risvolto tragico. La 31enne di Mugnano si è tolta la vita dopo che un video a luci rosse, di cui era protagonista, è divenuto virale.

La storia riportata da ogni media nazionale e non, continua ad essere al centro dell’attenzione. L’ultimo episodio riguardante Tiziana Cantone è avvenuto durante la partita di sabato 17 settembre tra Treviso- San Giorgio di Sedico, in cui si sarebbero sentiti dei cori contro la giovane ragazza suicida.
Un gesto ignobile, che secondo quanto si è detto sarebbe partito dagli ultras del Treviso. Sindaco, società calcistiche e polizia, intanto, hanno spiegato che se sono stati cantati cori offensivi contro la Cantone, è avvenuto all’esterno dello stadio. Intanto, in attesa che queste accuse trovino conferma, sulla questione sono intervenuti Gianni Simioli e Francesco Emilio Borrelli, conduttori del programma radiofonico La Radiazza. Per entrambi deve essere trovata una punizione esemplare, poiché quanto accaduto è davvero inaccettabile.
“Chiediamo provvedimenti esemplari e durissimi contro gli autori di questo gesto infame. Gli ultras che hanno infangato la memoria di una ragazza che si è tolta la vita, hanno dimostrato di non avere alcuna pietà e rispetto per lei, per la sua famiglia e per la tragedia che si è consumata. Questi non sono tifosi ma mostri. Purtroppo con il loro gesto hanno dimostrato che la povera Tiziana aveva ragione a temere l’esposizione per tutta la vita al pubblico ludibrio e alla cattiveria umana”.
