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Castellammare di Stabia, rissa tra infermieri all’ospedale San Leonardo

Rissa a Castellammare di Stabia tra sanitari dell‘ospedale San Leonardo. Urla, insulti e spintoni all’ingresso del Pronto soccorso. Secondo quanto riporta il Mattino, al centro della disputa, un bimbo sei anni affetto da sindrome dello spettro autistico, caduto dalle scale e portato al San Leonardo per un controllo.

Castellammare di Stabia, rissa tra infermieri all’ospedale San Leonardo

La vicenda è accaduta nella tarda mattinata di ieri, quando una famiglia stabiese è giunta in ospedale per accompagnare il loro bambino, di 6 anni, che aveva una sospetta frattura al piede. I familiari del bambino, secondo il protocollo Covid, hanno dovuto attendere l’esito del tampone e del sierologico prima che il piccolo fosse accettato all’interno del Pronto soccorso.

L’intervento dell’infermiere

Mentre erano in attesa del completamento delle procedure allo sportello di accettazione, un infermiere di un altro reparto è intervenuto per provare ad aiutare la famiglia perché suoi conoscenti.
Questa cosa deve aver infiammato ancora di più l’animo dei parenti in attesa che stanchi di aspettare, hanno iniziato a inveire contro l’infermiera dell’accettazione, aggredendola anche fisicamente.

I medici hanno informato della lite e delle violenze fisiche e verbali gli agenti di polizia guidati da Pietro Paolo Auriemma che, nelle prossime ore, prenderà in carico la denuncia dei protagonisti. Dopo tutta la vicenda, infatti, il bambino è stato portato all’interno della struttura ospedaliera e gli è stata riscontrata la già sospettata frattura al malleolo del piede ed è stato poi trasferito all’ospedale Santobono.

Le parole del primario

Sull’accaduto è intervenuto il primario Pietro Di Cicco. “Sono arrivate sulla mia scrivania le relazioni di due medici e dell’infermiera addetta all’accettazione, che nei particolari mi hanno relazionato l’accaduto. Ho chiesto di visionare le immagini di videosorveglianza per valutare azioni disciplinari per l’infermiere di un altro reparto che si è intromesso nelle procedure in corso”. Intanto è partita la verifica interna da parte della direzione dell’Asl Napoli 3, informata sia dai medici aggrediti sia dall’infermiere che voleva aiutare la famiglia.

L’infermiere che ha preso le parti della famiglia

L’infermiere Raffaele Amodio che avrebbe preso le parti della famiglia impegnata nell’accettazione chiarisce, però, la sua versione dei fatti: “Sono passato davanti all’ingresso e ho visto queste persone agitarsi. Ho provato ad aiutarli chiedendo alla collega cosa stesse procedendo. Alla mia domanda, ho ricevuto in risposta offese che hanno fatto degenerare la situazione”.
Amodio, infermiere di radiologia, è anche sindacalista della Fsi-Usae e, dunque, ha dichiarato: “In qualità di responsabile per la sicurezza dei lavoratori mi sono interessato di quello che stesse accadendo. I genitori avevano capito di dover andare al Santobono. Non accetto illazioni contro la mia persona e chiederò provvedimenti rigorosi”.

Il primario Di Cicco in proposito ha chiarito: “L’agitazione confonde gli animi. Se ci fosse stata una frattura, come poi è stato accertato, i nostri ortopedici non avrebbero potuto trattare la lesione, per questo l’infermiera al triage ha paventato la possibilità di andare a Napoli, piuttosto che attendere gli esiti dei controlli anti-Covid”.

Castellammare di Stabia, rissa tra infermieri all’ospedale San Leonardo
(Immagine di repertorio)