Caro premier vieni con me a sciare in Svizzera? Il modello cantonale è un buon esempio: hanno aperto tutto senza chiudere tutto
Dedicato a quelli che vanno a Roccaraso…
Non mi sono sentita una fuorilegge, né una potenziale untrice, venendo da due zone rosse, prima la Campania. poi la Lombardia. Ho varcato la frontiera svizzera per ragioni professionali ( l’articolo che state leggendo) e per ricongiungimento familiare ( ho i figli nel Sannenland). Dunque sabato ho messo gli sci ai piedi e sono salita con la funivia sul ghiacciaio de Les Diableret a 3000 metri, per una boccata d’ossigeno.
Per una volta niente boccate d’ansia da ultimo dipiciemme. I talebani dello svago si sono accaniti prima sul Ferragosto, sulla movida e adesso sul Natale. Facciamo nascere il bambinello Gesù due ore prima e cantiamo messa alle 10 di sera del 24 dicembre. Tanto è solo tradizione, una tra le tante. Vedrete che nel prossimo dipiecemme Conte ci chiederà di festeggiare il Natale insieme alla Pasqua. Nuovo slogan: meno festività, meno rischi. Non ci sono regole uguali per tutti . Ogni stato è sovrano e ha piena autonomia, come è sovrano il buon senso di ognuno di noi.
Ma se solo in Svizzera, Austria e Slovenia gli impianti sono aperti, dove credete che la gente andrà a slalomeggiare? Intanto ho preso la funivia: tutti con le mascherine e il cache/col tirato su, altezza naso, da fare doppia protezione. Tutti, più o meno, a distanza di sicurezza, tutti si davano le spalle ( e il lato B), nessuno si alitava addosso. Nente goccioline nell’aria. Poi sono andata di seggiovia, con la capotte sollevata.
Poi ho preso lo skilifit ad ancora, sarebbe a due posti ma può anche essere usato da single. Ovviamente gli after-ski, quelli dove ci potrebbe essere assembramento, rimangono sbarrati. Ditemi voi quanti rischi di contagio ho preso? Quanti miliardi costa invece all’industria del turismo, già messa in ginocchio dalla pandemia, la chiusura di tutti gli impianti sciistici?
Caro premier vieni con me a sciare in Svizzera? Il campione di sci Andreas Fend e la socialite Brigitta Notz sono felici di darti lezioni fra i pali per non continuare a prenderli tutti sul quel bel musetto. Il modello cantonale è un buon esempio: hanno aperto tutto senza chiudere tutto. La partita, per noi tutti è dura, fra misure contenitive e “mutanti” come il virus. E’ successo almeno sei volte che la bestiaccia cinese si è, per così dire, evoluta, noi rimaniamo ancorati alle super cazzole di ‘sto governo.
Ragionateci su…



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