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L’ultimo desiderio di Maradona prima della morte: “Niente rimpianti, prego per i poveri. Orgoglioso di Napoli”

Una sorta di testamento. Parole scritte senza immaginare cosa sarebbe accaduto meno di un mese dopo. Diego Armando Maradona in occasione del suo 60esimo compleanno ha scritto una lettera pubblicata su Il Corriere dello Sport.

Il finale della lettera inviata al Corriere dello Sport –

Che regalo mi piacerebbe avere? Niente per me. Vorrei che questa pandemia assassina se ne andasse via, questo sì. Vorrei che lasciasse in pace tutti e soprattutto quei Paesi e quei popoli e quei bambini tanto poveri da non potersi neppure difendere. Vorrei che qui in Argentina come in tante, troppe, altre parti del mondo fossero sconfitti anche i virus della fame e della mancanza di lavoro che divorano la dignità delle persone.

E poi, visto che non ce la faccio proprio a non parlare di pallone, vorrei che il mio Gimnasia, prossimo a tornare in campo, dopo novant’anni e più rivincesse il campionato. E se è vero che non c’è due senza tre, vorrei che un altro scudetto lo vincesse presto pure il Napoli. Lo seguo. Mi piace. Caro Gattuso, vai avanti così: con la tua grinta e la tua capacità di fare calcio.

Faccio il tifo per te e voglio dirti una cosa: c’è gente che si vanta di aver giocato nel Barcellona, nel Real Madrid, nella Juventus. Io mi vanto e sono orgoglioso di aver fatto parte del Napoli. Spero che un giorno possa dirlo pure tu. Grazie ancora, amici miei. Vi abbraccio tutti, Forse anche un po’ commosso. Sarà colpa dell’età“.