“Abbiamo lavorato per anni con passione sul progetto dei Verdi e ora sappiamo che serve un nuovo progetto nazionale per rilanciare i temi dell’ambientalismo e dei diritti degli animali”. Così Marco Gaudini, consigliere comunale a Napoli, annuncia l’avvio del Movimento Davvero Ecologia & Diritti, lista civica già presentata nel 2015, e l’alleanza con il Partito Animalista Italiano per una lista unica in Campania alle elezioni regionali di settembre nella coalizione di centrosinistra a sostegno di Vincenzo De Luca. Gaudini, insieme a Stefano Buono, hanno lasciato i Verdi e portato avanti un nuovo progetto: “per un nuovo ambientalismo calato nella vita reale di tutti giorni, un progetto che non è un’aggregazione elettorale, ma un progetto nazionale con cui continueremo le nostre battaglie con rinnovata passione”. Buono lancia il programma di un movimenti che “punta su – spiega – riqualificazione urbana, efficientamento energetico, il bonus energetico familiare, il miglioramento del trasporto pubblico locale, e a un lavoro di impegno su impiantistica e raccolta differenziata. In Campania ci sono ancora le ecoballe, una ferita aperta molto grave che deve essere sanata. Serve un programma concreto per smaltirle e realizzare un’impiantistica sul compostaggio per evitare che i campani paghino 2-300 euro a tonnellata per smaltire l’organico. Solo così potremo essere autosufficienti e non aver bisogno di termovalorizzatori”. Oggi il movimento ha anche presentato i primi candidati della lista congiunta, tra cui le giovani consigliere municipali Roberta De Martino, Debora Piemontese e Cinzia Del Giudice.
Partecipa inoltre alla lista l’avv. Francesco Maria Amodeo, penalista, tra le altre cose Presidente della a.p.s. La Mela Insana, che con la sua attività da tempo cura e gestisce il recupero delle aree verdi urbane abbandonate rendendole fruibili a tutta la cittadinanza attraverso i progetti di orti urbani a Napoli.
“Sono davvero felice di questa nuova avventura intrapresa. Oggi, come ha dimostrato l’emergenza sanitaria che è ancora in corso, non è più possibile pensare ad un sviluppo sostenibile senza la tutela della salute, del territorio, dell’ambiente.
Gli imprenditori devono iniziare a pensare che sia conveniente investire puntando sul benessere futuro delle prossime generazioni, piuttosto che, come fatto finora, considerare unicamente il futuro più prossimo.
Dobbiamo restituire alla collettività spazi di aggregazione, di produzione alimentare, di autosufficienza alimentare. Autoprodurre il proprio cibo ha un valore simbolico altissimo, nonché un importante valore culturale. Soltanto così si potrà restituire dignità alla cultura regionale ed alle produzioni locali”
Queste le prime dichiarazioni dei candidati.

