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De Magistris sfida De Luca e apre la città di Napoli: “Ristabiliti vecchi orari della movida”. E’ caos tra le ordinanze

L’aveva annunciata e l’ordinanza è arrivata nella serata di venerdì. Luigi De Magistris ha deciso di aprire la città di Napoli scontrandosi con quanto deciso da Vincenzo De Luca. L’alterco tra sindaco partenopeo e governatore campano è sul tema della movida. Da una parte c’è il presidente della Regione che con una nuova disposizione aveva prorogato l’apertura dei bar fino all’01 con divieto di vendere alcolici da asporto a partire dalle 22, dall’altro c’è il primo cittadino che opta per tornare agli orari pre-covid nelle zone della movida. Quindi apertura dei locali dalla domenica al mercoledì fino alle 2.30 e dal giovedì al sabato fino alle 3.30.

Un provvedimento completamente diverso dalle norme stringenti di De Luca, che ha fatto delle “limitazioni” il suo spot durante quest’emergenza Covid-19. Si crea così un vero e proprio caos tra regolamenti, con un presidente della Regione che opta per procedere ancora con cautela fino al 15 giugno e un sindaco, che invece preferisce riaprire la città a partire da lunedì 1 giugno. Chi la spunterà? Nasce qui un problema di competenze tra Regione e Comune che sarà un vero e proprio rompicapo, poiché la gestione dell’emergenza fino ad ora è stata sotto il controllo regionale, quindi il governatore potrebbe avere tutte le facoltà di far valere la sua ordinanza. La vicenda, però, se non dovesse trovarsi una quadra tra sindaco e presidente della Regione, potrebbe anche finire davanti al Tar che sarà chiamato a esprimersi su quale delle due disposizioni sia valida.

Intanto, mentre De Magistris e De Luca, senza accennare ad alcun tipo di dialogo, si divertono a sfidarsi a colpe di ordinanza, ne pagano le spese i gestori del bar che in questo caos non sanno come comportarsi, così come la città di Napoli che diventa terreno di una “lotta” ormai storica tra l’ex magistrato e lo sceriffo. Una confusione organizzativa che rischia di creare male interpretazioni su disposizioni ed orari di apertura. De Magistris starebbe lavorando a comprendere in quale zone della città portare la movida, aree aperte in cui è possibile limitare al massimo il rischio di assembramento. De Luca parla di un cambiamento della movida, ha ribadito più volte che questa potrebbe essere l’occasione per renderla diversa, più ordinata, “ripulita”.

Al di là delle differenti visioni, il dato di fatto è che De Magistris ha emesso un’ordinanza in totale antitesi con quella regionale, già consultabile sull’albo pretorio del comune, lanciando di fatto “il guanto di sfida” a De Luca. Il sindaco partenopeo aveva più volte detto: “Basta con il lanciafiamme”. Cosa risponderà il governatore campano? Farà una nuova diretta in cui troverà un appellativo divertente per il primo cittadino napoletano o sceglierà il dialogo? La seconda opzione sarebbe forse la migliore, segno di una collaborazione necessaria per il territorio, che troppo spesso paga le conseguenze dell’assenza di comunicazione tra i due rappresentanti.

De Magistris sfida De Luca e apre la città di Napoli: "Ristabiliti vecchi orari della movida". E' caos tra le ordinanze