In questa prima giornata in cui l’Italia ha fatto il suo ingresso nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus, a Napoli i piccoli commercianti di via Chiaia e di altri quartieri cittadini sono scesi a manifestare per ribadire la volontà di non riaprire il 18 maggio, data in cui il Governo dovrebbe dare l’ok ai negozi al dettagli per ripartire.
I piccoli commercianti manifestano a Napoli
Due gli appuntamenti in città questo lunedì mattina a cui i commercianti di via Chiaia hanno partecipato. Uno questa mattina davanti al palazzo della Regione a Santa Lucia e un altro questa sera alle 19 alle alla Rotonda Diaz. Tutti uniti in un appello alle istituzioni affinché diano loro gli aiuti necessari per riaprire il 18 maggio. “Con queste condizioni – dicono – per noi è impossibile riaprire, non abbiamo liquidità e gli aiuti non arrivano”.
Tutti uniti, come mostrano le foto, davanti alla Regione così come sul lungomare cittadino con il cartello: “Io non riapro”. Il loro grido è uno: “Servono aiuti”. Davanti alla Rotonda Diaz dalle 19 sono arrivate tante associazioni di categorie, da bar, ristoranti e negozianti, tutti reclamano maggiori aiuti dal Governo e dalla Regione.
Così i commercianti di via Chiaia, che già avevano presentato, come raccontato da Vocedinapoli.it, il documento che invieranno alle istituzioni, assieme ad altri colleghi cittadini, continuano la battaglia per far ascoltare la loro voce.





