Saranno 7 i milioni che il Comune di Napoli riceverà dal Governo per erogare buoni spesa. In relazione all’emergenza coronavirus il Ministero dell’Interno eroghera’ entro domani 400milioni di euro per fare fronte alle misure urgenti di solidarieta’ alimentare in favore dei Comuni. Ciascun comune e’ autorizzato all’acquisizione di generi alimentari, prodotti di prima necessita’ e di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco diffuso da ciascun Comune.
Il Governo come distribuisce fondi buono spesa
Le risorse saranno ripartite ai Comuni secondo i seguenti criteri: una quota A pari all’80 per cento del totale, per complessivi euro 320 milioni, sara’ ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune; una quota B pari al restante 20 per cento, per complessivi euro 80 milioni sara’ ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017.
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Il Comune di Napoli elargirà buoni spesa
Il Comune di Napoli, con 959.188 abitanti, disporra’ di un contributo pari a 7.625.344,13 di cui come quota “A” ricevera’ 5.064.870,77, mentre come quota “B” 2.560.473,36. Tra i capoluoghi di provincia segue Salerno, con 133.364 abitanti, che ricevera’ di piu’: 784.665,41 in totale: 704.211,71 come quota “A” e 80.453,70 come quota “B”. Caserta, con 75.430 abitanti, ricevera’ 445.871,66 in totale: 399.896,98 come quota “A” e 45.974,68 come quota “B”. Benevento, con 59.200 abitanti, ricevera’ 413.962,18 di contributo totale, di cui 313.852,59 come quota “A” e 100.109,59 come quota “B”. Infine Avellino, con 54.027 abitanti, ricevera’ un contributo di 309.122,97, di cui 286.427,60 come quota “A” e 22.695,36 come quota “B”. I Comuni, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni, potranno avvalersi di enti del Terzo Settore.
Come funzionano i buoni spesa
Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni potranno coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare a valere sulle risorse del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead). A questo scopo il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha reso disponibile l’elenco delle organizzazioni partner del Programma. Per le attivita’ connesse alla distribuzione alimentare non sono disposte restrizioni agli spostamenti del personale degli enti del Terzo settore e dei volontari coinvolti. L’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individuera’ la platea dei beneficiari e il relativo contributo tra i nuclei familiari piu’ esposti agli effetti economici dell’emergenza epidemiologica e tra quelli in stato di bisogno, dando priorita’ a quelli non gia’ assegnatari di sostegno pubblico. Infine, l’ordinanza dispone che i Comuni possano destinare eventuali donazioni alle misure urgenti di solidarieta’ alimentare di cui, a tal fine e’ stata autorizzata l’apertura di appositi conti correnti bancari.

