Preside contro rapper. Dopo aver raccolto 25 mila firme con una petizione online contro Junior Cally al festival di Sanremo ora Angela Rosauro, la dirigente dell’istituto ‘Donizzetti’ di Pollena Trocchia, in provincia di Napoli, ha preso carta e penna e scritto alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina perché prenda le distanze dall’esibizione sul palco dell’Ariston del cantante.
“Se la decisione di non cancellare la presenza del rapper risponde innegabilmente alle leggi del marketing e dell’audience a tutti i costi, confligge cosi’ clamorosamente con i valori cui s’ispira la nostra democrazia e non riceve nemmeno quella parola di doverosa di distanza- scrive la preside- significa una sola cosa, e cioè che stiamo calpestando tutto ciò in cui abbiamo creduto: strappiamo dunque la nostra Carta Costituzionale, il nostro ordinamento giuridico, le nostre indicazioni nazionali incentrate sulla persona, disertiamo da domani tutti i convegni, spazi e vetrine di esercizio retorico delle belle parole, evitiamo le fiaccolate in memoria delle povere vittime brandite come scalpi dall’orazione di turno, riponiamo scarpette rosse e tutti gli altri simboli”.
Rosauro si rivolge a Lucia Azzolina con parole chiare: “Pregiatissima signora ministra, continueremo ad assistere a insulti talk show infarciti di spregevoli tentativi di normalizzare qualsiasi cosa, falsificandone significanti e significati o persino piccate prese di posizione e polemiche artamente programmate. Resta a me a tutti coloro che hanno partecipato in questi giorni di dibattito allargato, la possibilità di esprimere ai miei ragazzi, con coerenza e a testa alta il dissenso, dichiarato e motivato, nei confronti di qualsivoglia messaggio di violenza, brutalità, illegalità, segregazione, sessismo”.

