Interessante sentenza in merito ad un caso nel quale è coinvolto il noto sodalizio. Protagonista Annunziata Oliva, oggi libera
Condannata in Primo grado ad 11 anni e 6 mesi di reclusione, graziata in Appello perché i giudici hanno emesso una “sentenza di non luogo a procedere“. È stato questo il destino di Annunziata Oliva, moglie di Giovanni Migliaccio considerato dagli inquirenti un elemento di spicco del clan Contini.
Una sentenza di profondo interesse giuridico considerato che durante il processo di Primo grado, Annunziata si era dichiarata colpevole di aver trafficato sostanze stupefacente per il sodalizio facente parte dell’Alleanza di Secondigliano.
La Corte di appello di Napoli, terza sezione, ha accolto le tesi dell’avvocato Salvatore D’Antonio (legale difensore dell’Annunziata) ed ha escluso l’aggravante mafiosa. Non solo, i giudici hanno anche ritenuto legittima la, “richiesta di ritenere l’oggetto dell’attività criminosa relativo a sostanze stupefacenti cosiddette leggere“.
Di conseguenza l’Annunziata è passata da una condanna per traffico di sostanze stupefacenti finalizzata ad agevolare il clan Contini, ad una sentenza di proscioglimento. Ad oggi la donna è libera (perché già scarcerata in passato come stabilito dal Tribunale del riesame) e potrà continuare a godersi la propria libertà.

