L'episodio accaduto nel quartiere controllato dal clan Cimmino. Il giovane mai imputato per associazione. Le affermazioni del titolare del negozio
Ha indossato e provato gli abiti come se fosse stato un modello. Come se fosse stato il testimonial di quei brand. Poi gli è stata scattata una foto, subito pubblicata sul profilo Instagram della boutique. In quel momento è scoppiata la polemica.
Protagonisti un ragazzo con un cognome pesante e un luogo: un negozio molto conosciuto del Vomero. Un locale il cui gestore è Walter Schmitt, di recente eletto presidente di Confcommercio Imprese Collinari, sezione di Confcommercio Campania per i quartieri Vomero e Arenella.
Il giovane si chiama Diego Cimmino, figlio di Luigi, considerato dagli investigatori e qualificato in sentenze passate in giudicato come il boss dell’omonimo clan attivo proprio nella zona collinare della città. Cimmino Jr., invece, non è stato mai coinvolto in alcun processo per associazione di stampo mafioso.
Come riportato da Il Mattino, la foto che ha immortalato il giovane Cimmino, come “modello” di abbigliamento – all’interno del negozio – ha fatto storcere il naso ad alcuni commercianti della zona. La scelta non è stata ben vista ed è stata ritenuta “imbarazzante“. Soprattutto rispetto al ruolo occupato dal titolare della boutique.
Quest’ultimo ha dichiarato: “La classica tempesta in un bicchiere d’acqua” e ha raccontato di conoscere Diego Cimmino, “come conosco tanti ragazzi del quartiere. Sul nostro profilo Instagram utilizziamo l’immagine dei clienti dopo naturalmente aver loro chiesto l’autorizzazione a pubblicare quegli scatti. Lo facciamo esclusivamente nell’intento di pubblicizzare i nostri capi di abbigliamento, tanto è vero che in calce a quegli scatti ci sono i riferimenti delle aziende che trattiamo. Sono sinceramente addolorato da questa polemica. Chi come me è nel commercio non deve chiedere al cliente che entra nel negozio il casellario giudiziario“.
