La decisione del Gup che ha ribaltato le richieste della Procura anti mafia. Si tratta del clan retto da Giuseppe Casella
Hanno iniziato a prendere le redini del quartiere sulle ceneri dello storico clan Sarno e approfittando delle debolezze dei clan De Micco e D’Amico. Questi ultimi due sodalizi sono rimasti scottati dallo scontro che li ha visti protagonisti e dalle numerose operazioni messe a segno da parte dell’autorità giudiziaria.
Così, quando lo scorso 8 ottobre è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 14 indagati (solo uno di essi è stato destinato agli arresti domiciliari), sono emerse le attività illecite condotte dal clan Casella. Le accuse della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) rivolte a boss e affiliati sono state di associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché di spaccio di stupefacenti, possesso di documenti di identità falsi e lesioni aggravate, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.
Ad oggi, la decisione del Giudice per le udienze preliminari (GUP) del Tribunale di Napoli Enrico Campoli, si è rivelato una doccia fredda per i procuratori antimafia. Infatti, il giudice ha emesso una sentenza di scarcerazione per tutti e 13 gli affiliati al sodalizio, boss Giuseppe Casella e fratelli compresi.
Il motivo? Le autorizzazioni per le intercettazioni ambientali utilizzate per l’indagine non erano state autorizzate. Così gli avvocati difensori degli indagati hanno dimostrato che quelle utili al caso fossero solo quelle telefoniche. Eppure nell’ordinanza precedente firmata dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) Egle Pica vi erano elementi come gli ordini agli affiliati, la divisione dei soldi, le gambizzazioni e le sparatorie ai nemici dei De Micco.
Grande festa a Ponticelli. Nel quartiere ad Est di Napoli sono stati esplosi numerosi fuochi d’artificio per suggellare l’uscita dal carcere del boss, dei suoi fratelli e degli altri affiliati all’organizzazione criminale.
I NOMI DEGLI ARRESTATI:
Giuseppe Casella, 40enne di Ponticelli, già noto alle forze dell’ordine
Eduardo Casella, 34enne
Vincenzo Casella, 22enne di Ponticelli, già noto alle forze dell’ordine
Annamaria Milzi, 34enne di Ponticelli, incensurata
Luigi Aulisio, 37enne di Ponticelli, già noto alle forze dell’ordine
Giuseppe Milzi, 19enne di Ponticelli, incensurato
Enrico Borrelli, 31enne di Volla, già ai domiciliari
Alfonso De Luca, 64enne di Ponticelli, già noto e attualmente ai domiciliari
Raffaele Del Gatto, 41enne di Ponticelli, già noto e attualmente ai domiciliari
Ida Austero, 57enne di Ponticelli, incensurata
Antonio Austero, 73enne di Ponticelli, incensurato

