Le affermazioni dell'attivista per i diritti dei detenuti Pietro Ioia
Ha fatto il giro dei quotidiani di carta e online la notizia di una rivolta avvenuta all’interno del carcere di Secondigliano. L’episodio è stato denunciato dal Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria (SAPPE).
Secondo il Segretario regionale del sindacato Emilio Fattorello i detenuti avrebbero protestato a causa della mancanza dell’abbonamento a Sky, l’emittente satelittare che permetterebbe ai reclusi di guardare le partite di calcio della propria squadra del cuore.
Ma secondo Pietro Ioia (ex detenuto e Presidente dell’associazione Ex Detenuti Organizzati, Ex Don), i detenuti avrebbero messo in scena una rivolta a causa delle precarie condizioni igienico – sanitarie e per il livello basso del cibo.
Insomma i carcerati avrebbero protestato, non per la fine del servizio televisivo offerto dalla Curia ma per i casi di mala sanità e degli insetti trovati nel cibo. La notizia ha fatto scalpore perché i detenuti coinvolti sono stati in passato protagonisti di una rivolta presso il carcere di Poggioreale.
IL POST SU FACEBOOK –
“Il secondino Emilio fattorello sul quotidiano Il Mattino ha dichiarato che la protesta dei detenuti del carcere di Secondigliano è dovuto al fatto che i carcerati volevano vedere Sky, invece sono stato contattato da un familiare, e la protesta è dovuta alla mala sanità e a degli strani animaletti che stanno trovando nel cibo“.
