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Narcos della camorra alla sbarra, sgominato il “sistema” con i cartelli messicani

Terminato il primo grado il processo con rito abbreviato che ha visto imputate 37 persone

È stata emessa nell’aula bunker del carcere di Poggioreale la sentenza in primo grado del processo con rito abbreviato contro i clan di camorra della provincia di Napoli. Gli imputati erano 37.

La vicenda è relativa al “sitema” del traffico di stupefacenti che collegava il Sud America all’Italia. Nello specifico, al centro delle indagini, vi erano i rapporti tra i clan messicani del cartello di Cali con i sodalizi dell’area Nord e vesuviana del capoluogo campano.

Ecco le condanne riportate da Il Mattino: Antonio Nuvoletto (12 anni), Hernan Alberto Avivo Aguirre (14 anni), Josè Antonio Ayala Gomez (6 anni e 8 mesi), Julian Adres Ayala Gomez (14 anni), Lucia Barone (8 anni), Giacomo Di Pierno, collaboratore di giustizia (8 anni), Vincenzo Esposito (14 anni), Pasquale Fucito, boss di Caivano (12 anni), Francesco De Rosa (15 anni), Bruno Carbone, latitante (20 anni), Marianna Caprio (7 anni e 4 mesi), Violetta Prezioso, moglie di Nuvoletto (4 anni), Bruno Giugliano (18 anni), Antonio Pareles Gomez (10 anni).

L’inchiesta è stata coordinata dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli Maria Di Mauro. I fatti erano relativi al biennio 2013-2014.

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