La tutela e la promozione del pilastro fondamentale del patrimonio tradizionale campano è finalmente realtà. Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato all’unanimità la proposta di legge per la salvaguardia e la promozione del dialetto napoletano, con 36 voti favorevoli su 36 votranti. Una realtà linguistica che non è circoscritta alla sola città di Napoli, ma che comprende molte altre aree anche al di fuori della regione. Il numero di parlanti di questa tipologia di dialetto oggi si stima sui 7,5 milioni di persone in tutto il mondo. E’ quindi una realtà dinamica e in continua evoluzione.
“Siamo estremamente soddisfatti per l’approvazione all’unanimità della nostra proposta di legge sulla tutela e la promozione della lingua napoletana. Il passaggio in consiglio permette alla nostra regione di dotarsi di una norma che difende uno dei fondamenti dell’identità culturale del nostro territorio” afferma il consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Il passaggio in Consiglio – spiega – permette alla nostra Regione di dotarsi di una norma che difende uno dei fondamenti dell’identità culturale del nostro territorio. La legge prevede l’istituzione di un Comitato scientifico che avrà il compito di individuare le iniziative più consone, in coordinamento con la Giunta regionale, per valorizzare un idioma che, attualmente, è parlato da 7,5 milioni di persone in tutto il mondo“.
In aggiunta sarà istituito anche un Centro Regionale di Documentazione e studi sull’identità linguistica e culturale della Campania che avrà il compito di promuovere lo studio di questo dialetto con la creazione di un vocabolario e una audio-videoteca. La proposta di legge prevede inoltre la creazione di un corso di studio a livello universitario che si occupi della diffusione corretta del napoletano: una proposta per la quale l’Università di Napoli Federico II si è dimostrata molto disponibile ad attivare.

