È tornato il libertà ed ora vive in una località protetta il collaboratore di giustizia che ha accusato il potente clan di camorra
Roberto Perrone è stato un elemento di spicco del clan Polverino (organizzazione criminale operante nell’area Nord di Napoli) tanto da assumere il ruolo di ras, ovvero di luogotenente. Un comandante secondo soltanto ai boss e che ha il compito di gestire determinate attività illecite.
Poi Perrone, una volta arrestato, ha iniziato a collaborare con la giustizia. Il suo pentimento è stato molto importante, quasi decisivo per gli inquirenti. Infatti, molte delle sue accuse, hanno consentito agli investigatori di raggiungere delle svolte determinanti per le loro indagini.
Perrone, che era il punto di riferimento del sodalizio camorristico nella località flegrea di Quarto (in provincia di Napoli), è tornato in libertà. Come riportato da Il Mattino, l’ex ras era detenuto per scontare una pena passata. È stato poi scarcerato dopo un anno e tre mesi di reclusione.
Ora per Perrone è iniziata una nuova vita lontana dalle sbarre di una cella. L’ex uomo dei Polverino è infatti in una località protetta, una consuetudine per chi si pente e decide di collaborare con la giustizia.

