Si aggiunge un altro esponente del clan dei Casalesi ai collaboratori di giustizia: Raffaele Bidognetti, 45 anni, figlio di Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘e mezzanotte, capo storico della potente cosca casertana. A svelare la notizia è stato il pentito Nicola Schiavone, figlio dell’altro boss, Sandokan. Il superpentito Bidognetti è stato condannato a scontare due ergastoli al 41bis, prima nel carcere di massima sicurezza di Sassari e successivamente a Benevento.
I primi verbali di Bidognetti jr, depositati al processo in corso al Tribunale di Napoli Nord, sarebbero a carico del padre Francesco, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e per aver mandato alcuni ordini tramite dei messaggi dal carcere durante i colloqui con le due figlie, Katia e Teresa, anche loro con una condanna pendente in primo grado, in attesa di ricorso in Appello. Il superpentito, detto ‘o Puffo avrebbe quindi raccontato di alcuni rapporti con politici, imprenditori e avvocati che sarebbero stati “a disposizione” del clan, inoltre si sarebbe anche soffermato a raccontare dei critici rapporti tra il padre e Michele Zagaria, in contrasto negli ultimi anni, forse a causa dei tentativi di Cicciotto di allargare i suoi interessi su alcuni appalti importanti.
Ci sono ancora troppe poche certezze nelle dichiarazioni dell’ex camorrista per poter delineare un quadro completo, ma sicuramente alcune sue dichiarazioni potranno aiutare gli inquirenti a far luce su fatti precedenti al 2006. Bisogna però tenere presente che, tutte le dichiarazioni di Raffaele Bidognetti potranno riguardare con certezza solo gli eventi precedenti al 2006, mentre per tutte le altre indiscrezioni si dovrà tener conto che esse saranno solo il racconto di fatti scaturiti da colloqui con i suoi parenti o con pochi altri detenuti nello stesso carcere.
Per tale circostanza la nuova collaborazione intrapresa da ‘o Puffo potrebbe risultare poco incisiva ai fini investigativi.

