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Ricercato per l’omicidio dell’erede di “Mimì dei cani”, preso in Marocco Antonio Prinno

Era ricercato da 4 anni e mezzo perché responsabili, in concorso con altre persone, dell’omicidio di un giovane aspirante boss scappato dai Quartieri Spagnoli dopo l’omicidio del padre e del ferimento, per errore, di altre tre persone che si trovavano, per loro sfortuna, presenti al momento dell’agguato.

E’ finita in Marocco, nei pressi di Marrakech, la latitanza di Antonio Prinno, 43 anni, ricercato dall’ottobre 2014 e ritenuto dagli investigatori elemento di spicco del clan camorristico dei Misso-Mazzarella, il primo oramai scomparso in seguito al pentimento di alcuni suoi elementi apicali (tra cui il boss Giuseppe Missi), il secondo attivo più che mai sia a Napoli che in Provincia.

Prinno, originario dei Quartieri Spagnoli e in passato legato inizialmente al clan Mariano, è stato localizzato in seguito a una attività investigativa certosina svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Napoli con il supporto della polizia marocchina e del Servizio di Cooperazione Internazionale e dell’Esperto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in Marocco.

E’ stato accertato che il 43enne nei sui anni di latitanza si è spostato di continuo tra Spagna, Gibilterra e Marocco.  Qui a Ourika, nei pressi di Marrakech, Antonio Prinno è stato arrestato.

E’ destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Napoli nel 2014 per omicidio in concorso aggravato da finalità mafiose a seguito delle indagini svolte dalla DDA partenopea. Nella misura cautelare è ritenuto essere uno degli autori materiali dell’omicidio di Ciro Russo, 27enne ucciso il 4 dicembre 2003 a Boscoreale nel corso di un agguato nella zona del cosiddetto “Piano Napoli” durante il quale fu ferita anche la giovanissima moglie della vittima e colpiti per errore 2 ignari passanti. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto in un istituto penitenziario marocchino in attesa di estradizione.

Russo era il figlio di Domenico, noto come “Mimì dei Cani”, ucciso in un agguato nel 1999 durante lo scontro armato tra il clan che portava il suo nome e i De Biase.