Un architetto di 50 anni di Qualiano era stato incaricato per l’abbattimento del rudere costruito nell’area a Qualiano, ma questo non era mai avvenuto, al contrario il terreno veniva utilizzato per lo smaltimento illegale dei rifiuti.

Due commercianti di Marano avevano dato l’incarico mai eseguito. L’area, sottoposta a vincolo archeologico, era divenuta una discarica abusiva otto cui venivano sotterrati gli scarti del rudere e l’eternit.
L’area è stata sottoposta ai sigilli. In quella zona è stata trovata anche una vasca con dentro raccolte le acque reflue in cui erano state accantonai i rifiuti tossici.
