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Higuain resta o va via? Il calciomercato del Napoli e le bufale

Ci risiamo. Come ogni fine ed inizio di stagione calcistica, la città di Napoli è entrata in uno stato di ansia. Le emozioni della gran parte dei napoletani sono tutte concentrate verso le manovre di mercato della Società Sportiva Calcio Napoli. De Laurentiis e la sua azienda fanno ancora fatica a comprenderlo. Oppure, l’hanno capito fin troppo bene.

L’amarezza dei tifosi che hanno visto sfuggire la vittoria dello scudetto si è trasformata, come sempre, in speranza. E questa speranza passa dal mercato. Nonostante una stagione al di la di ogni aspettativa e i trascorsi che hanno visto passare la società dal fallimento, alla serie C, fino alla Champions (grazie Presidente), i napoletani non vedono l’ora di fare quel salto di qualità promesso da circa 5 – 6 anni e mai arrivato.

L’entusiasmo della tifoseria che trasforma tutti in ‘espertoni’ di ogni campo, da adito a spararle grosse e speculare sulle strategie della società. Non entriamo in discorsi complottistici, secondo i quali sono le rivali del Napoli a mettere in giro alcune voci (in accordo con i procuratori dei calciatori), per cui viene influenzato il mercato. O che addirittura sia stesso la società di De Laurentiis a creare di proposito questo caos mediatico per confondere le acque e centrare obiettivi di cui si è parlato poco.

Le ipotesi di cui sopra potrebbero essere tuttavia verosimili. Ognuno fa il suo mestiere, anche nel calcio. I presidenti gestiscono le loro società per generare profitti. I rivali agiscono per destabilizzare le azioni dei concorrenti. I procuratori fanno di tutto per ottenere ingaggi più alti per i propri assistiti. I calciatori accettano le offerte ritenute migliori, sia dal punto di vista economico che da quello del progetto (senza contare il parere della famiglia, ad esempio, sulla città in cui dovranno andare a vivere).

Il problema, a nostro avviso, sta nell’incapacità comunicativa della SSC Napoli. Da quando si è iniziato a parlare di mercato, non è arrivato un solo comunicato ufficiale da parte della società che abbia fatto chiarezza sulle mosse di mercato. Non sono arrivate smentite e neanche conferme. L’unico caso, l’unica reazione – tra l’altro molto timida – è arrivata dalle parole di Edoardo De Laurentiis, il figlio del Presidente, proprio sul caso Higuain.

In questo contesto chiunque si sente in diritto di far circolare notizie che destabilizzano l’ambiente e fortificano l’operato dei procuratori. Magari è un caso che si parla poco della presunta trattativa tra Pogba e il Manchester United. Potrebbe essere una coincidenza ma la notizia dello scandalo, per il quale sono emersi ipotetici rapporti tra parte della tifoseria juventina e la ‘ndrangheta, non è più una priorità dei giornali.

Contratti lunghi, diritti di immagine, garanzie sul progetto, centro sportivo, stadio, marketing e comunicazione. Se il Napoli non fa chiarezza su questi aspetti e inizia a darsi un assetto societario di un certo livello, saremo costretti ad assistere, per molti altri anni ancora, a queste soap opera.

Del resto negli ultimi anni il Napoli ha sistematicamente venduto i suoi top player dopo almeno 3 stagioni. La formula è sempre stata la stessa: il pagamento della clausola di rescissione. È successo con il Pocho Lavezzi e il Matador Cavani al Psg, potrebbe accadere anche per il Pipita Higuain.

Proprio in merito alla cessione di Cavani che ha dato inizio all’era Benitez, Boris Sollazzo su Il Garantista titolò: “Napoli, la più vincente tra le perdenti?“. Questo è il momento per De Laurentiis di dire la verità sulla dimensione del progetto Napoli e rispondere alla domanda. Così almeno possiamo essere in grado di evitare le speculazioni degli altri e i tifosi possono capire se far parte di una realtà vincente tra le perdenti o vincente e basta.

Napoli si augura di diventare, di essere, vincente (e basta).