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Napoli, fruttivendolo morto per “un’ernia non diagnosticata”: indagini sui medici

Eduardo Estatico sarebbe morto per un’ernia non diagnosticata. Queste gli esiti dell’autopsia stando alle parole del nipote dello storico fruttivendolo di Soccavo, deceduto la scorsa settimana a 72 anni mentre aspettava invano di essere visitato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Napoli, dove inizialmente gli era stata diagnosticata una semplice febbre.

Secondo quanto riferito da Salvatore Estatico “dall’autopsia sarebbe stato rilevato a livello inguinale destro un’ematoma perilipomatoso come da ernia inguinale strozzata recidivata, non diagnosticata e non tempestivamente trattata”. Proseguono intanto le indagini dopo la denuncia dei familiari e l’apertura di un’inchiesta da parte della procura partenopea che ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone per il reato di omicidio colposo in concorso.

La salma, ancora nel reparto di medicina legale del Policlinico Federiciano, è stata esaminata dal pool di consulenti individuati dal pubblico ministero e composto dal medico legale Nicola Balzano, dal chirurgo Michele Calabria e dall’anatomopatologo Oscar Nappi. L’avvocato Michele Tarasco, difensore della famiglia Estatico, ha nominato come consulente tecnico medico legale Antonio Saggese.

Estatico era già stata portato, nello stesso ospedale, quattro giorni prima del decesso, sempre con forti dolori addominali. Aveva rifiutato il ricovero dopo che gli era stata diagnosticata una influenza e prescritto un antibiotico. Nei giorni successivi le sue condizioni sono invece peggiorate e sabato, nonostante l’arrivo in ospedale alle 14, è stato sottoposto a una ecografia poco dopo le 18 prima della decisione di operarlo (erano le 20 circa) quando ormai era già troppo tardi.