Botta e risposta tra il ministro degli interni e vice premier con la SSC Napoli
Continuano le polemiche scoppiate dopo i cori razzisti e successivi incidenti fuori lo stadio in occasione di Inter – Napoli, match valido per lo scorso Boxing Day di Santo Stefano.
A dare inizio ad un nuovo battibecco è stato il leader della Lega Nord Matteo Salvini: “Sono soddisfatto per questa riunione operativa. Poche parole, tanti progetti. Ringrazio tutti gli esponenti del mondo del calcio presenti. Ci tengo a partire dai numeri, è chiaro che nel 2018 non si può morire di calcio, anche se l’uso dei coltelli c’entrano poco con il calcio. Fortunatamente, i numeri dei morti, dei feriti e degli arrestati sono in calo e dicono che il calcio è uno sport sempre più sano. Anche i Daspo sono in diminuzione, adesso sono 6500. Ogni settimana si muovono 12 milioni di persone e 6mila sono i teppisti. Non bisogna quindi confondere i tifosi con questi delinquenti. L’obiettivo del tavolo di oggi è di eliminare la violenza, dentro e fuori gli stadi, e useremo ogni mezzo per riuscirci. Il calcio è emozione, gioia, passione ed educazione. È un’opportunità per migliaia di ragazzini di provincia. Spero non si ripetano episodi simili. Non confondiamo il razzismo che va condannato con il bello del calcio che è anche rivalità di quartiere. Chiudere gli stadi o sospendere le partite è una sconfitta del calcio. Per me è un vantaggio conoscere il tema della curva, da quando avevo 15 anni che ci vado. Ho incontrato anche alcuni delinquenti ma chi va allo stadio per spacciare o fare scommesse clandestine non è mio interlocutore. Sono convinto che la risoluzione del problema passi attraverso la responsabilizzazione dei tifosi, di quelli che hanno intenzione di collaborare. Al rientro dalla sosta ci sarà Genoa-Milan, in programma di sera. Storicamente i rapporti tra le due tifoserie non sono idilliaci. Preferirei quindi che si giocasse di giorno: il calcio è business, ma è anche gioia. Il diritto alla felicità viene prima dell’incasso. Sono contrario al divieto di trasferta, alla chiusura degli stadi e dei settori: sarebbe la sconfitta dello stato. Il costo delle forze dell’ordine? Il numero degli agenti impiegati è notevole e ci piacerebbe che il costo fosse condiviso dal mondo del calcio. Vogliamo tornare a riorganizzare la trasferte collettive. Sono più facilmente controllabili mille tifosi su un treno che cento macchine che entrano in città. Bisogna responsabilizzare i tifosi e fare capire loro che chi sbaglia paga. Chi sbaglia da tesserato deve pagare il doppio, gli allenatori e i giocatori hanno più responsabilità. L’errore è mettere tutti sullo stesso piano. È molto scivoloso il tema della sospensione delle partite in caso di cori, rischiamo di mettere in mano a pochi il destino di tanti. D’accordo a non sospendere Inter-Napoli, ci sarebbero stati tanti problemi fuori. Lavoriamo per gli stadi di proprietà con camere di sicurezza, che permettono di individuare subito i colpevoli. Come in altri paesi gli steward devono avere più potere. Guarderò una fiction. Non voglio boicottarla, mi limiterò a non vedere Juventus-Milan. Giocare la Supercoppa italiana in Arabia è un ossimoro, non ce la faccio a vedere una gara tra veli e burqa. Al massimo ero abituato al finale di coppa Inter“.
Puntuale la risposta – ufficiosa – della SSC Napoli: Il club azzurro ha confermato la linea della fermezza e l’intenzione di prendere iniziative, anche clamorose in campo, se si ripetessero cori razzisti durante le partite. Le dichiarazioni di Salvini avrebbero lasciato la società partenopea molto perplessa.

