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Sky Sport e la moviola, dimenticato il fallo su Zaza. Tifosi scatenati: “Faziosi, basta abbonamento”

Dagli ex arbitri Graziano Cesari e Luca Marelli ai principali quotidiani sportivi e non. Tutti hanno affrontato il contatto Alex Sandro-Zaza nel corso del derby di campionato vinto dalla Juventus in casa del Torino grazie a un gol di Cristiano Ronaldo. Tutti, tranne Sky Sport, che in un articolo sul proprio sito ufficiale decide di non affrontare uno degli episodi più dubbi e controversi dell’ultima giornata di campionato.

Un scelta che fa discutere e che ha scatenato commenti polemici da parte dei tifosi di tutta Italia, eccezion fatta per quelli di fede bianconera.  In un articolo dal titolo, via Facebook,  “Derby, Var promosso. Da rivedere Florenzi-Pandev: i motivi”, non c’è alcun accenno a un contatto, quello tra Alex Sandro e Zaza, che i principali esperti di moviola hanno duramente condannato. Sky Sport probabilmente decide di non parlarne perché l’episodio che vede coinvolti i due giocatori, così come da protocollo, non prevede l’intervento del Var ma resta nella sfera soggettiva dell’arbitro. Ma questo, tuttavia, non significa evitare di parlarne, bucando di fatto sul proprio sito ufficiale uno degli argomenti più caldi.

Vi riepiloghiamo velocemente il pensiero degli altri media prima di ritornare all’analisi fatta da Sky Sport. Ricordiamo che l’arbitro era il napoletano Marco Guida mentre al Var c’era Pier Silvio Mazzoleni.

Sul Correre della Sera, il giornalista Daniele Dallera, che lancia un invito al presidente dell’Aia Nicchi e al designatore Rizzoli (“il Var esiste, quindi usiamolo”), così commenta l’episodio:

“Perché la squadra arbitrale di Inter-Udinese si confronta nei suoi elementi mentre a Torino Guida si dimentica, sì è così, del Var, del collega Mazzoleni che anche lui si disinteressa, sì è così, dei due episodi sospetti, l’intervento di Alex Sandro su Zaza e la spinta di Matuidi su Belotti? Mazzoleni non chiama Guida. Non gli sussurra che sarebbe necessaria un’ulteriore valutazione facendosi aiutare dalla tecnologia. Ovvio che Mazzarri si arrabbi. E qui la Juve non c’entra proprio niente”.

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Sul proprio blog ufficiale, l’ex arbitro Luca Marelli non usa mezzi termini:

“Al minuto 54, sulla prosecuzione dell’attacco del Torino, Zaza finisce a terra dopo un contatto con Alex Sandro. Anche in questa circostanza poco da aggiungere sulla posizione dell’arbitro: perfetta, e spostamento intelligente per trovare la miglior linea di visione del contrasto tra attaccante e difendente. A differenza della fattispecie precedente (quella relativa al contatto Matuidi-Belotti, ndr), non mi trova d’accordo la scelta dell’arbitro: la trattenuta comincia quando il pallone è in possesso di Zaza, e termina quando l’attaccante del Torino cade a terra. Accentua la caduta? Probabile ma ormai siamo abituati a questo malcostume, peraltro comune in tutte le aree di rigore ed a tutti i calciatori. Si obietterà: “anche Zaza trattiene per la maglia Alex Sandro (per la precisione all’altezza del braccio destro). “Vero, ma c’è un elemento fondamentale: il pallone è nel pieno possesso di Zaza e lo stesso attaccante non esaspera la trattenuta, peraltro non impedendo l’azione dell’avversario. In ogni caso Alex Sandro non si preoccupa minimamente del pallone (anche perché non ha alcuna possibilità di giocarlo, essendo lo stesso ben coperto da Zaza) ma solo di strattonare visibilmente l’avversario, provocandone la caduta. Dal mio punto di vista, questo è un calcio di rigore piuttosto evidente“.

IL PROTOCOLLO FERMA IL VAR – Marelli precisa però che l’episodio “non permette l’utilizzo della tecnologia. Si tratta certamente di un’azione irregolare. Ma nel pieno controllo dell’arbitro che, pertanto, non può essere invitato alla review poiché la scelta si basa sulla valutazione soggettiva dell’entità della trattenuta. Ancora una volta ci tocca affrontare l’idea stessa del Var: su questi contatti non vedremo mai una “on field review“, perlomeno fino a quando il protocollo riporterà la dizione di “chiaro ed evidente errore” che (ormai è chiaro a tutti) è stato interpretata nel senso di episodi sfuggiti all’arbitro (come nei tantissimi tocchi di mano oggetto di Var). Sono del tutto concorde con chi sostiene che, per utilizzare al meglio lo strumento, prima o poi si dovrà mettere mano al protocollo ed intaccare anche quel concetto di soggettività arbitrale che sta esageratamente limitando una tecnologia potenzialmente straordinaria”.

A radio Kiss Kiss Napoli l’ex arbitro Graziano Cesari, in forza a Sport Mediaset, è piuttosto chiaro:

“Gli arbitri non hanno ancora la mentalità giusta per il Var, il primo anno bene ed i mondiali benissimo, ora sono restii ad andare lì, forse perché hanno paura a modificare una decisione o di delegittimare la propria figura, ma il monitor è un salvagente meraviglioso. Per me il rigore chiaro, solare netto e non interpretabile è quello di Alex Sandro su Zaza. Il pallone ce l’ha Zaza e lo difende benissimo, Alex Sandro non potendo intervenire sul pallone va a cercare l’uomo, la mano destra va sul petto e lo spinge, calcio di rigore nettissimo! Perché Mazzoleni non lo avverte? Il grande problema è questo, la comunicazione tra arbitro Var ed arbitro in campo è questa: ho delle immagini, ti interessa vederle? La decisione finale è del direttore di gara, quindi può dire non mi interessa, ho visto bene e non vengo. Le immagini di Torino-Juve sono state scaricate in sette inquadrature in sette secondi”.

Tornando all’articolo di Sky Sport, sono stati numerosi i commenti indignati dei tifosi. Precisiamo, nel pezzo vengono analizzati solo gli episodi che richiedevano l’intervento del Var, quindi il contatto Alex Sandro-Zaza non rientrava in questa questione. Tuttavia la decisione di non affrontare l’episodio non è stata accatta di buon grado.

“Il dramma è che non si parla neppure del rigore su Zaza, non si dà nemmeno una spiegazione” scrive Mariano. “Due errori gravissimi. Come ogni santa giornata però. È da rivedere il regolamento var(se lo si vuol fare)” aggiunge Walter. “Come aumentare confusione a confusione… sempre più faziosi” taglia corto Ivan mentre Eduardo non usa mezzi termini: “Fate ridere, disdetta quanto prima dopo 8 anni, mi dispiace ma ormai avete superato la soglia del ridicolo”.

 

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