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Evita una buca e travolge una ragazza sul marciapiede: Pianura in ansia per Carmen

Aveva appena terminato la corsetta giornaliera ed era a telefono con il fidanzato quando è stata travolta da un’auto che, per evitare una delle tante buche presenti sulle strade di Napoli, l’ha centrata in pieno. E’ ricoverata all’ospedale Cardarelli Carmen Di Vicino, 27enne di Pianura, vittima di un incidente lo scorso 7 novembre nel quartiere napoletano dove vive.

La ragazza si trovava in via Nelson Mandela, nel Polo Artigianale frequentato da tanti podisti, quando è stata sbalzata sull’asfalto da un’auto battendo violentemente la testa contro il parabrezza. La sua vicenda è raccontata dal quotidiano Cronache di Napoli. Carmen è ora ricoverata all’ospedale Cardarelli dopo aver riportato lesioni gravissime. Il ragazzo alla guida non era ubriaco né drogato e nemmeno procedeva a una velocità non consentita. Cercava di evitare una buca quando ha perso il controllo della vettura, invadendo la corsia opposta e finendo contro un palo prima di travolgere la 27enne che stava camminando sul marciapiede.

L’automobilista si è fermato per prestare soccorso e ha avvisato i sanitari del 118 e i familiari della ragazza. “Quando sono arrivata sul luogo dell’incidente ho trovato mia figlia in un mare di sangue, riversa sull’asfalto a pancia in giù”, racconta Pulcheria Mele, mamma di Carmen, a Cronache di Napoli.

Portata in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli, Carmen è stata valutata con codice rosso in seguito a un grave trauma cranico con ematoma cerebrale e la gamba destra completamente rotta. E’ stata operata d’urgenza e è rimasta per due giorni su una barella nel reparto di Neurochirurgia del Cardarelli. “Mia figlia è rimasta lì dalla notte di mercoledì 7 al pomeriggio di venerdì 9. Insieme a lei, decine di barelle affollavano i corridoi del reparto, in un via vai pazzesco di medici e infermieri”.

Dopo circa due giorni è stata trasferita in una stanza del reparto di Ortopedia dove si trova tutt’ora ricoverata. “Si tratta di uno dei moltissimi casi che capitano continuamente” spiega il professor Mario Misasi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e traumatologia del Cardarelli “Se si dovessero tappare tutte le buche di Napoli, ogni giorno verrebbe meno il 50% dei traumatizzati. Le strade sono sdrucciolevoli e le pavimentazioni vecchie. Non appena piove un po’ aumenta il rischio di incidenti ma è una storia vecchia”.