Il cantante è stato accusato e poi assolto per essere stato il mandante dell'omicidio dell'amante della madre
Erano gli inizi degli anni ’90 quando la straordinaria carriera di Carmelo Zappulla ha subito una brusca battuta d’arresto. Il cantante, oggi 63enne, di origini siciliane ma napoletano doc d’adozione, era al culmine del successo.
Infatti, Zappulla era stato accusato di essere il mandante dell’omicidio dell’amante della madre deceduta un anno prima. A causa di questa vicenda, il cantante è stato costretto a 3 anni di latitanza.
Nel 1996 la verità è venuta fuori e Zappulla fu dichiarato innocente con formula piena. L’assoluzione, giunta dopo il calvario giudiziario, spinse il cantante a scrivere un libro che aveva l’obiettivo di raccontare i fatti: “Quel ragazzo della Giudecca. Un artista alla sbarra“, pubblicato nel 1998.
Ma la musica e la scrittura a Zappulla non bastarono, ecco dunque, l’adattamento cinematografico del suo romanzo autobiografico. Così il testo divenne una sceneggiatura per il film Il Ragazzo della Giudecca.
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La regia pellicola, le cui riprese iniziarono nel 2015, fu affidata ad Alfonso Bergamo. Gli interpreti, invece, erano Tony Sperandeo, Franco Nero e Giancarlo Giannini. Il film si è concentrato sul periodo di latitanza vissuto da Zappulla.
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