Oggi, poco prima di mezzogiorno, il ponte Morandi di Genova è crollato. Un bilancio provvisorio parla di decine di vittime e numerosi feriti. La struttura del ponte è letteralmente collassata, un inferno per i soccorritori che continuano a lavorare senza sosta sul posto.
Crolla ponte su autostrada a Genova: decine di morti, si scava sotto le macerie
Il ponte Morandi è stato inaugurato il 4 settembre 1967, lungo 1182 metri e costruito dal 1963 dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua è conosciuto come ‘Morandi’ per il nome del suo progettista, l’ingegnere Riccardo Morandi. Il ponte attraversava il torrente Polcevera tra Sampierdarena e Cornigliano, la sua costruzione ha sempre fatto discutere gli ingegneri poiché presentava diversi aspetti problematici.
L’ingegner Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in cemento armato dell’Università di Genova due anni fa aveva redatto un articolo inerente il carattere del ponte “oggetto di manutenzioni profonde – si legge su Ingegneri.Info – con costi continui che fanno prevedere che tra non molti anni i costi di manutenzione supereranno i costi di ricostruzione del ponte: a quel punto – conclude l’articolo – sarà giunto il momento di demolire il ponte e ricostruirlo”. Il ponte è stato oggetto di lavori negli anni ottanta e proprio ora erano in corso lavori di consolidamento.
“I lavori e lo stato del viadotto – aggiungono da Autostrade per l’Italia – erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi”.
Ecco uno degli ultimi scatti del ponte che risale a poche settima fa. La foto si commenta da sola.



