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Triangoli e palleggi mano nella mano: il Napoli di Ancelotti prende forma

Allenamento pomeridiano nel segno del pallone, partito con una esercitazione tecnica svolta in spazi stretti e con la presenza di quattro sagome. Esercitazione volta ad uscire palla a piede da una situazione di pressing grazie allo schema dei triangoli tanto cari all’ex allenatore Maurizio Sarri. Regolarmente presente Simone Verdi che ha smaltito una botta rimediata nella seduta mattutina.

I giocatori sono stati poi divisi in due gruppi, hanno formato un cerchio e mano nella mano hanno iniziato a muoversi lentamente in una direzione, palleggiando con tocchi di prima con l’obiettivo di non far cadere a terra il pallone.

 

L’allenamento è poi proseguito con una partita a campo ridotto e con la presenza di ben sei mini-porte disposte al centro e ai due lati. Ad affrontarsi due squadre (gialli e neri) da dieci giocatori (senza portieri impegnati in un allenamento specifico) con massimo due tocchi a disposizione.

Giocatori divisi successivamente in due blocchi in una esercitazione che prevede un primo iniziale allungo a centrocampo per poi tornare indietro, ricevere il pallone e crossarlo al centro per l’accorrente compagno di squadra libero poi di calciare verso la porte. Esercitazione che ha esaltato portieri e soprattutto raccattapalle, con diverse conclusioni terminate oltre il rettangolo verde.

Partitella finale a tre quarti campo con Ancelotti che cambia più volte le squadre in gioco, confermando Hamsik in cabina di regia e provando, per pochi minuti, anche un centrocampo a quattro con Diawara e Fabian Ruiz centrali. Buone le prestazioni di Ounas (ottimi al momento i suoi primi giorni di ritiro) e del promettente Gaetano, classe 2000. A segno Verdi per i gialli.

L’allenamento si è concluso con un’ultima esercitazione sulla sabbia e con Ancelotti a colloquio, così come ad inizio seduta, con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli (in città impazzano rumors sul possibile ritorno di Cavani) prima di andare a visionare le immagini riprese da un suo collaboratore a bordo di una gru.