Ci sono volute oltre sette ore per domare il rogo che dalle 22 di mercoledì sera ha interessato la mansarda di palazzo Carafa di Maddaloni in via Toledo a Napoli, una delle strade principali della città. A lavoro vigili del fuoco e polizia municipale con le fiamme che sono state spente poco dopo le 5 della mattina successiva.
Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta nel rogo che ha distrutto uno degli appartamenti all’ultimo piano dello storico edificio. A far propagare le fiamme alcuni materiali presenti sul tetto e in un’antica mansarda, a partire da legno e polistirolo e dallo stesso asfalto della copertura. Le operazioni di spegnimento sono durante a lungo perché ostacolate dal forte vento presente nella notte a Napoli.

Il fumo del rogo ha interessato anche diverse zone del centro storico di Napoli. Anche a distanza l’incendio era ben visibile e tra corso Vittorio Emanuele e la parte alta del Vomero, sono state diverse le persone che hanno girato video e scattato foto.


Una storia travagliata quella di Palazzo Carafa di Maddaloni. Infatti, dopo un lungo e faticoso intervento di restauro avviato dopo anni di attesa, nel 2012 era stato già colpito dalle fiamme. Un incendio appiccato dolosamente alla base di un ponteggio in ferro e in legno utilizzato per i lavori di restauro aveva rischiato di provocare un disastro.
Poi, ad ottobre dello scorso anno, il mistero dei busti scomparsi. Si tratta di dodici opere realizzate da Cosimo Fanzago e che si trovavano sulla loggia di Palazzo Carafa di Maddaloni, costruito per volere di Cesare D’Avalos marchese del Vasto e gran cancelliere del regno, nel 1580. A novembre dello stesso anno ne sono stati trovati soltanto due.
