E’ stata tradita da quello che riteneva un amico, un “bel ragazzo” che l’aveva invitata ad uscire. Invece era un amico del suo ex fidanzatino, con il quale lo scorso dicembre 2017, ad appena 11 anni, aveva perso la verginità su una spiaggia nella zona di Castellammare di Stabia, comune in provincia di Napoli.
Era la prima storia d’amore per la ragazzina che si fidava del giovane, più grande di due anni, anche se i modi e gli atteggiamenti erano tutt’altro gentili. Spesso la ricattava e la obbligava, così come era accaduto per la prima volta, ad avere rapporti sessuali. Aveva anche delle sue fotografie senza veli e le utilizzava per ricattarla tanto da farsi consegnare 200 euro per evitare di girare gli scatti ad amici e conoscenti.
E’ quanto emerge dai racconti della 12enne di Gragnano vittima nei mesi scorsi di una terribile violenza sessuale che porta la firma, stando almeno alle indagini condotte dal commissariato di Castellammare di Stabia e coordinata dalla procura per i Minori di Napoli, dell’ex “fidanzatino” e di altri suoi due amici, destinatari venerdì di un decreto di fermo per violenza sessuale ed estorsione nei confronti della povera ragazzina.
Due dei tre giovani hanno anche legami con la criminalità organizzata: sono figli o parenti di elementi di spicco o affiliati.
Dopo mesi di abusi e violenze, la ragazzina è riuscita a trovare il coraggio di raccontare tutto prima ai genitori e poi alla polizia stabiese. Ha riferito di essere stata costretta più volte ad avere rapporti sessuali con l’ex “fidanzatino” che l’ha obbligata anche a fumare uno spinello. Riceveva spesso schiaffi gratuiti e richieste di denaro. Poi la svolta e la fine della loro storia.
Ma l’incubo però continua perché la 12enne entra in contatto con un amico del suo ex, che frequentava gli stessi luoghi a Castellammare di Stabia. Lui la invita a una festa, lei accetta: “Era carino, mi piaceva” dirà nel suo racconto alla polizia. Invece la porta alle Terme di Stabia abbandonate al degrado. Qui trova altri due ragazzi, tra cui anche l’ex fidanzatino.
L’hanno insultata, e poi hanno iniziato a violentarla a turno, mentre gli altri filmavano. Un incubo durato una decina di minuti. Poi prima di andare via, l’ennesima minaccia: “Veniamo a picchiarti fino a casa se ci denunci. Facciamo vedere i video a tutti”. La giovane va in depressione, tanto da dimenticarsi persino il giorno del suo compleanno. E’ la madre ad accorgersi di tutto e a farsi raccontare l’orribile storia.
