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Arzano, arrestato latitante: era sfuggito ad un blitz lo scorso marzo

Si tratta di Domenico Russo affiliato al sodalizio degli Amato - Pagano

Aveva evitato l’arresto lo scorso 15 marzo quando i carabinieri insieme alla polizia avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per arrestare i responsabili del duplice omicidio di Arzano presso il centro abbronzante Solerio avvenuto nel 2014.

Questa volta, Domenico Russo alias “O Mussit” non è riuscito a scampare alle manette. Infatti, i militari l’hanno individuato e arrestato ieri a Grumo Nevano. “O Mussit” si trovava in un’abitazione sita in via Berlinguer che è stata circondata all’alba di ieri dai carabinieri.

Durante il precedente blitz le forze dell’ordine avevano arrestato Renato Napoleone (nato a Napoli il 01.04.1983), affiliato di lunga data del clan Amato – Pagano, Angelo Antonio Gambino (nato a Napoli il 30.11.1993) e Francesco Paolo Russo (nato a Pompei il 23.05.1990). Tutti sono stati accusati di essere i responsabili dell’agguato che causò la morte di Ciro Casone e Vincenzo Ferrante. Il primo era il vero obiettivo del commando, il secondo è stato probabilmente scambiato per un suo guardaspalle. In particolare Napoleone è ritenuto anche il mandante del duplice assassinio.

I presunti colpevoli sono affiliati al clan degli Amato – Pagano e con la loro organizzazione criminale avrebbero fatto la guerra al clan Moccia. In palio c’era il controllo delle attività illecite sul territorio di Arzano. Inoltre gli investigatori, avevano accertato il coinvolgimento di Pasquale e Pietro Cristiano (rispettivamente nati a Napoli il 7.1.1989 e a Grumo Nevano il 26.6.1964) e Raffaele Liguori (nato a Napoli il 2.12.1990) in relazione ad alcune estorsioni commesse ai danni dei titolari di aziende che si trovano nella cittadina facente parte dell’area Nord di Napoli.

Arzano, arrestato latitante: era sfuggito ad un blitz lo scorso marzo
Nei riquadri centrali in alto le vittime: a sinistra Ciro Casone e a destra Vincenzo Ferrante. Nei riquadri a destra i killer: in alto Renato Napoleone e in basso Francesco Paolo Russo. Nei riquadri in basso gli arrestati per racket: da sinistra verso destra, Pietro e Pasquale Cristiano. Nel riquadro più grande Domenico Russo