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Napoletani scomparsi in Messico: “Vogliamo il nome della persona a cui sono stati venduti i nostri cari”

Il 31 gennaio 2018 Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino sono spariti dal paese di Tecalitlan, nella regione di Jalisco in Messico. Dopo l’arresto dei poliziotti corrotti che avrebbero venfuto per pochi soldi i tre napoletani al cartello di Jalisco, non ssi sono più avute novità. La famigla ha chiesto aiuto alle autorità italiane per intercedere in questa situazione con il Messico, ma al momento nessuna altra notizia è pervenuta in Italia.

Il legale delle famiglie Russo e Cimmino, Claudio Falleti ha innanzittutto ringraziato l’ onorevole Pina Picierno e l’onorevole Andrea Cozzolino per l’occasione ricevuta di poter parlare dellla situazione al Parlamento Europeo e poi ha dichiarato:

“Da 76 giorni non si hanno notizie, le indagini in Messico proseguono in maniera molto lenta. Abbbiamo il nome di 4 persone che sono state arrestate e a cui è stato dato un anno preventivo di carcere, per aver venduto i nostri connazionali a una terza persona enoi vorremmo aver eil nome di questa persona. Manca un solo anello fondamentale, cioè sapere questo nome. Chiediamo al Messico di attivarsi per svolgere indagini approfondite e chiediamo alla nostra magistratura di cooperare soprattutto quando 3 cittadini italiani sono scompari senza motivo”. 

“Lo Stato Messicano non ha rispettato il termine del 31 marzo per comunicare novità all Commissione interamericana dei diritti umani. Ci rivolgeremo al comitato di persone sparite dell’Onu. Chiedo di poter intervenire anche al Presidente della Repubblica. Ci stiamo muovendo in tutte le direzioni, abbiamo chiesto un appello anche al santo padre perché i Messico è un paese fortemente cattolico. Non possiamo aspettare invano e spegnere le luci su questa questione, l’Italia deve partecipare attivamente per rispetto dei tre cittadini scomparsi dei quali non si ha più notizia”.

La risposta del Parlamento Europeo riguarda l’ accordo commerciale dell’Unione Europea con il Messico che potrebbe essere condizionato se le autorità messicane non affannano la ricerca dei 3 italiani scomprasi. Fare un accordo con l’Europa infatti vuol dire condividerne i diritti che nel caso specifico sono stati completamente calpestati.

L’onorevole Cozzolino ha scirtto un post: “Strasburgo abbiamo tenuto una conferenza stampa sulla scomparsa in Messico, il 31 Gennaio scorso – ben 76 giorni fa – di Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino. Durante questi mesi con l’On. Pina Picierno abbiamo presentato due interrogazioni urgenti alla Commissione e all’Alto Rappresentante per la politica estera europea, per attivare quanto prima una cooperazione concreta tra le autorità messicane e italiane, informando tempestivamente le famiglie sugli eventuali sviluppi”.