Lo smistamento dei dossier sulla rete di preti gay è partito, Francesco Mangiacapra dopo aver consegnato il faldone alla curia di Napoli è stato ricevuto da padre Luigi Ortaglio, cancelliere arcivescovile, per collaborare come gli era stato chiesto al fine di identificare le persone coinvolte.
Mangiacapra si è assunto la responsabilità in quanto autore di questo dossier ma ha spiegato che le sue non voglio essere accuse, essere omosessuale non è un reato, ma è moralmente ingiusto predicare da sacerdote compiendo certi atti. La sua dichiarazione è stata resa al fine di far emergere queste persone e renderli consapevoli di quanto hanno fatto. Una copia del dossier arriverà anche in Vaticano per le valutazioni ovvie. I nomi non saranno resi pubblici al fine di non ledere nessuno.
L’ennesimo scandalo colpisce l’istituzione ecclesiastica campana, “Quello che conta — aggiunge Mangiacapra — è riflettere e per far questo non servono i nomi. Mai in questo momento la Chiesa dovrebbe essere madre pronta a interfacciarsi con i propri figli e non già seguire trafile burocratiche degne del solito scaricabarile della politica italiana” ha dichiarato Mangiacapra.
