Una nuova notizia arriva dal Messico riguardo alla sparizione dei tre napoletani. A renderlo noto è stato il procuratore dello stato di Jalisco, territorio dove si sono perdute le tracce di Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino rispettivamente padre, figlio e nipote. Quattro poliziotti di Tecalitlàn sono stati arrestati perché ritenuti responsabili del sequestro dei tre napoletani.
Si tratta di C. Salomon Adrian Ramos Silva, C. Emilio Martines Garcia,C. Lidia Guadalupe Arroyo, C. Ferdinando Hernandez Romero, sono tutti accusati di aver consegnato i tre napoletani a un gruppo militare criminale per motivi che sono ancora da chiarire. Tra di loro c’è anche una donna, la notizia è stata comunicata sul sito di Chi l’ha visto. L’ipotesi che padre, figlio e nipote siano finiti nelle mani di una banda di malviventi locali è dunque sempre più certa.
Quello che ancora non è stato accertato dalle forze dell’ordine messicane è per quale motivo i tre napoletani siano finiti nel mirino del gruppo criminale “Nueva generacion de Jalisco” che con l’aiuto di poliziotti corrotti controlla gli affari illeciti della zona di Jalisco. Intanto è scomparso il direttore della polizia di Tecatitlàn, le sue tracce e quelle di un suo collaboratore si sono perdute da qualche giorno. Sono ancora tante le cose da chiarire riguardo alla sparizione dei tre napoletani, bisognerà accertare se avessero legami con un gruppo criminale italiano della zona. La famiglia, intanto, chiede alle autorità che si stanno occupando del caso di lavorare rapidamente per riuscire a trovare Raffaele, Antonio e Vincenzo.
Intanto Francesco, l’altro figlio di Raffaele che era in Messico con il padre e il fratello, ha deciso di tornare in Italia, ha spiegato di averlo fatto per stare vicino alla sua famiglia ma non si darà pace finché i suoi cari non saranno rientrati a casa.

