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Nancy Coppola per i tre napoletani dispersi in Messico: “Facciamo rumore”

La condivisione della notizia dei tre napoletani dispersi in Messico da 20 giorni si sta diffondendo su tutti i media. I familiari dei tre hanno parlato con i giornalisti e hanno lanciato il loro appello anche nei programmi televisivi come Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque. Secondo loro infatti Raffaele, Antonio e Vincenzo sarebbero stati catturati e rinchiusi in un carcere del Messico, come ha spiegato il nipote di Gino Bergamé:“Siamo convinti che siano rinchiusi in un carcere. Siamo stati contattati da familiari di altre persone che da tempo non hanno più avuto notizie dei loro congiunti“.

Anche Nancy Coppola, cantante napoletana neomelodica, ha voluto condividere l’appello sulla propria pagina Facebook seguita da più di 300mila persone. Questo l’annuncio a tutti i suoi fan:

“ATTENZIONEEEEEEEEEE
CONDIVIDETEEEEEEEEE 
FACCIAMO RUMOREEEEEE
Padre, figlio e nipote, tutti e tre napoletani sono scomparsi in Messico da 20 giorni. Si ciamano Raffaele Russo, di 60 anni, il figlio Antonio di 25 e un nipote Vincenzo Cimmino. I tre che fanno gli ambulanti in Messico non danno più notizie ai familiari da una ventina di giorni. La notizia diffusa prima dalla tv messicana sta girando da alcune ore attraverso i social con una locandina e un numero di telefono in cui si chiede a tutti di telefonare in caso di notizie. La famiglia è molto preoccupata per la loro sorte. Temono che si tratti di un sequestro, probabilmente è un errore di persona visto che i Russo non hanno la possibilità economica di pagare eventuali riscatti. Secondo le notizie fornite da amici e familiari il primo ad essere scomparso sarebbe stato il più anziano dei tre, ovvero Raffaele Russo. Il figlio Antonio e il cugino Vincenzo credevano che l’uomo che era alla guida di un’auto a noleggio potesse aver avuto un malore mentre era alla guida. E così sarebbero andati dall’agenzia di noleggio auto per localizzare attraverso il gps l’auto. Sono andati sul posto dove era il gps dava l’indicazione della presenza dell’auto e da allora anche Antonio Russo e il cugino Vincenzo Cimmino sono scomparsi. La cosa strana è che Antonio durante il viaggio aveva telefonato a un altro fratello dicendo che stavano seguendo due poliziotti. I tre sono scomparsi e dalle autorità messicane non fanno sapere niente. Non si sa se siano stati rapiti o arrestati per qualche motivo. La famiglia chiede l’intervento delle autorità italiane”.

Nel frattempo i familiari sono in attesa che la Farnesina faccia sapere qualcosa a riguardo in quanto al momento è l’unico organo istituzionale che può mettersi in contatto con il commissariato messicano per cercare di capire se i tre siano tuttora detenuti nelle carceri di Tecalitàm, area a rischio del Messico in cui la criminalità è molto diffusa e opera il noto cartello di narcotrafficanti. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, una pista potrebbe essere l’attività lavorativa svolta dai dispersi nel paese. Secondo un familiare infatti i tre farebbero i magliari. Intanto possiamo condividere la notizia per darle la massima diffusione e sostenere la famiglia dei connazionali dispersi.