La valanga di Rigopiano lo scorso 18 gennaio ha investito l’albergo Rigopiano causando la morte di ventinove persone, una tragedia tra le più gravi degli ultimi anni in cui ha perso la vita anche Stefano Feniello di Salerno. La sua fidanzata, Francesca Bronzi, sopravvissuta alla tragedia ha raccontato cos’è accaduto in questo lungo anno in un’intervista a Il Centro e come è potuta andare avanti nel ricordo del suo fidanzato.
“Stefano è sempre con me, lo sento vicino, per qualsiasi cosa. Ho ripreso a studiare. Mi sono iscritta alla biennale di Scienze motorie, in un’altra città. Ma non è semplice. Ho attraversato tante fasi, tra il non voler vedere nessuno e il farmi forza cercando di accettare quello che era successo – racconta Francesca -. Un percorso tra il tentativo di accettare e lo stare male. La famiglia, gli amici. Mi hanno dato tanta forza. Anche alcuni vigili del fuoco. Loro non mi hanno solo salvata, hanno continuato a starmi vicino anche dopo, come fossero amici. Sono stati la mia gioia più grande” queste le sue parole.
“Gli volevano tutti bene. Una persona buona proprio. E poi Stefano era indistruttibile, una roccia. Come forza fisica ma anche come carattere. Quello che decideva faceva. Affidabile, con la testa sulle spalle. Aveva una voglia di vivere incredibile, gli piaceva fare tutto, era uno sportivo, un lavoratore, spiritoso nonostante fosse una persona molto sensibile e riservata. Adorava le nipotine, da morire. Pensava sempre a farmi stare bene. Lo sento sempre vicino, per qualsiasi cosa” ha concluso la giovane donna che intanto cerca di riprendere in mano la sua vita.
La magistratura ha aperto un’inchiesta per accertare di chi sia la responsabilità dell’accaduto e il presunto ritardo dei soccorsi. Uno studio del 1999 aveva evidenziato come l’albergo sorgeva in una zona ad alto rischio.
