Il presidente del Napoli ha scatenato la reazione degli ultras dopo le sue dichiarazioni in merito allo stadio e alla città
Ogni volta che parla scatena reazioni forti. È accaduto anche questa volta. Che Aurelio De Laurentiis non sia un drago della comunicazione e che non affidi la sua società ad esperti del settore è cosa risaputa. Così è successo di nuovo.
È accaduto che dopo le sue parole sulla città e in particolare contro il sindaco sulla questione stadio, i tifosi organizzati hanno affisso in vari punti della città striscioni di contestazione contro il patron della SSC Napoli.
“Il tuo compito e vincerlo e farlo con dignità! Lascia a chi la vive i problemi della città! ADL buffone!”, queste le parole impresse sugli striscioni. Insomma le dichiarazioni di De Laurentiis hanno infiammato il clima pre partita di Torino–Napoli.
Per quanto riguarda l’impianto in cui dovrebbe giocare la squadra (San Paolo o nuovo stadio che sia) le responsabilità e le mancanze sono sia del presidente azzurro che dell’amministrazione De Magistris (che ha fatto un altro debito per effettuare alcuni lavori alla struttura di Fuorigrotta). Ma le continue scenate da parte di ADL del tipo “a Napoli funziona solo il calcio, la città è abbandonata a se stessa” sono fuori luogo. Per quanto le sue frasi possano essere condivisibili, la società di De Laurentiis ancora deve effettuare quel salto di qualità che faccia vincere qualcosa di importante al Napoli e ai napoletani. Fino a quel giorno sarebbe meglio mantenere un profilo basso.
Nel frattempo Maurizio Sarri si è recato sulla collina di Superga per rendere omaggio al Grande Torino, coinvolto nella tragedia aerea del 4 maggio 1949 al rientro da una trasferta in Portogallo. Nel giorno della sfida contro i granata l’allenatore del Napoli è andato a visitare per la quarta volta il luogo nel quale morirono 31 persone, tra giocatori, dirigenti, giornalisti e membri dell’equipaggio. Un bel gesto dell’allenatore azzurro.
