Igor il Russo, il killer serbo accusato dell’omicidio di Budrio in cui ha perso la vita Davide Fabbri, e quello ai danni di Valerio Verri, è stato arrestato questa mattina in Spagna dopo un conflitto a fuoco. La cattura è avvenuta nei pressi di Saragozza, tre persone hanno perso la vita, due agenti della Guardia Civil e un testimone. Igor ha tentato la fuga in auto ma è rimasto vittima di un incidente stradale a Teruel, nei pressi di Castellon, intorno alle ore 2.50. La polizia italiana ha confermato che le impronte digitali rilevate all’uomo sono quelle di Norbert Feher. L’omicida era stato inizialmente individuato a Malaga dove stava operando nel traffico di droga locale, solo in un secondo momento si sarebbe spostato verso Teruel, con molta probabilità a piedi e percorrendo brevi tratti tramite il treno per giungere nei pressi di Saragozza, grazie anche ad appoggi di complici in zona. Si tratterebbe di piccoli delinquenti della zona con cui lo stesso Ivan, da almeno due anni, aveva contatti stabili.
L’uomo era ricercato in tutto il mondo, la sua fuga era iniziata il primo aprile 2017 quando, dopo aver tentato di rapinare il bar-tabaccheria ‘Il Gallo’ di Riccardina di Budrio (Bologna) aveva ucciso nel retrobottega Davide Fabbri. Una settimana dopo, l’8 aprile, Igor uccide di nuovo, si imbatte a Portomaggiore nella la guardia ecologica Valerio Verri e l’agente provinciale Marco Ravaglia, il primo viene ucciso e il secondo gravemente ferito. L’omicida, molto abile, riesce a seminare le sue tracce ma scatta la caccia all’uomo, vengono utilizzati mezzi di ultima generazione, molte segnalazioni ma Igor non viene trovato. Intanto le indagini meticolose procedono per mesi, finché non si arriva alla pista di una possibile fuga all’estero, forse in Sudamerica.
Sulla sua testa pendeva una taglia di 50mila euro a chiunque fornisse informazioni utili per il suo ritrovamento, pubblicata dalla vedova di Fabbri e dai suoi amici che avevano creato un’associazione dopo mesi di ricerche andate a vuoto. Il latinante continua a scappare, intanto la Procura della Repubblica di Bologna coordinando i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara apre un’indagine e punta alla Spagna, continuando ad indagare in Serbia, Austria e Francia. In concerto con le autorità spagnole oggi 15 dicembre 2017 Igor alias Igor Vaclavic è stato trovato, vestito in uniforme e armato, e al termine di una sparatoria è stato in definitiva catturato. Dopo nove mesi termina oggi la sua latitanza.
Ma chi è in realtà Norbert Feher? Un passato fatto di reati violenti, carcere e rapine. Nel 2015 si è reso partecipe di tre rapine, una a Villanova di Denore dove Alessandro Colobani è stato legato e picchiato davanti la sua abitazione, una il 30 luglio dove ha assalito di notte la pensionata di Mesola, Emma Santi, legata e imbavagliata per due giorni e infine una il 5 agosto a Coronella dove Cristina e Giulio Bertelli sono stati sequestrati per ore. Un uomo definito altamente pericoloso e conoscitore delle armi e del loro utilizzo, descritto come ex miliziano ben addestrato. Un killer che ha costruito la sua identità sugli alias, come si evince dalle foto pubblicate sul suo profilo Facebook è un’abile stratega, grazie anche alla capacità mimetica, alla possibilità di assumere anche sembianze molto diverse, è riuscito a sfuggire alla cattura per tutto questo tempo nonostante l’impegno costante delle forze dell’ordine.

