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La Procura di Napoli smentisce: “Antonio Lo Russo è in carcere, deve scontare 18 anni”

Un comunicato di poche righe per smentire una notizia che questa mattina ha creato non poco scalpore. La Procura di Napoli, diretta da Giovanni Melillo, chiarisce in una nota la posizione del boss Antonio Lo Russo, a capo dell’omonimo clan fino all’arresto avvenuto nel 2014 e all’inizio della collaborazione con la giustizia datata 2016.

“Sono destituite di ogni fondamento le notizie, diffuse da organi di informazione, secondo le quali Antonio Lo Russo, già capo dell’omonimo clan camorristico e attualmente collaboratore di giustizia, sarebbe stato scarcerato”.

“Antonio Lo Russo – spiega la Procura – si trova ristretto in istituto penitenziario in esecuzione di condanna definitiva alla pena di 18 anni di reclusione, nonché di ordinanza di custodia cautelare per il delitto di organizzazione di associazione criminosa di tipo mafioso”.

Una precisazione che arriva dopo la notizia pubblicata questa mattina dal quotidiano Il Roma e ripresa da buona parte dei siti napoletani, compreso VocediNapoli.it. Nell’artico pubblicato sul quotidiano di via Chiatamone si faceva riferimento ad alcuni verbali depositati durante le udienze che vedono imputato Tonino Lo Russo. Verbali dove Lo Russo risulterebbe agli arresti domiciliari. Secondo la nota della procura Lo Russo non si trova in nessuna località protetta ma regolarmente in carcere.