Il ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, dopo aver a lungo discusso con il sindaco Luigi De Magistris sulla questione Scampia, ha esposto gli esiti della vicenda. L’intento primario è recuperare le tempistiche per anticipare la demolizione delle Vele. Dall’esito dell’impegno assunto con il primo cittadino: “Entro il 31 ottobre si conclude la progettazione esecutiva dell’abbattimento di tre vele su 4, come prevede il progetto”. “A quel punto il comune si è impegnato a far partire subito il bando per l’esecuzione, che durerà 45 giorni, durante i quali saranno presentate le offerte. A dicembre avremo quindi le offerte, e penso anche l’aggiudicazione. Penso che tra fine anno e inizio dell’anno prossimo comincerà l’abbattimento della prima vela e poi si continuerà”.
Il percorso dunque è avviato, come riferito dal rappresentante del Governo: “A quel punto il comune si è impegnato a far partire subito il bando per l’esecuzione, che durerà 45 giorni, durante i quali saranno presentate le offerte. A dicembre avremo quindi le offerte, e penso anche l’aggiudicazione. Penso che tra fine anno e inizio dell’anno prossimo comincerà l’abbattimento della prima vela e poi si continuerà”. Un progetto molto importante da portare a termine ovviamente compatibilmente con la ricollocazione delle famiglie che attualmente vivono al loro interno. In modo approssimativo la data dovrebbe cadere tra Natale e inizio anno.
Le Vele di Scampia, quegli enormi palazzoni divenuti il simbolo del quartiere di Napoli, prendono il nome dalla forma triangolare verosimilmente paragonabile a quella delle vele. Nate come progetto abitativo di larghe vedute per lo sviluppo della città di Napoli nella zona est, sono diventate sede di degrado e abbandono. Oggi, quel progetto abitativo che doveva creare una comunità, non è altro che un ghetto, la situazione è degenerata negli anni lasciando spazio alla delinquenza. Già negli anni ottanta per risolvere la situazione si decise di ripulire l’area, tra il 1997 e il 2003 furono demolite 3 delle 7 strutture iniziali. Nel 2016 una delibera comunale ha sentenziato l’abbattimento di tre delle quattro vele ormai restanti. Un progetto che ha richiesto lo stanziamento di diciotto milioni di euro.
