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Perché Mertens non ha esultato? A Napoli è l’interrogativo del giorno

Perché Mertens non ha esultato dopo il gol? E’ questa la domanda che si pongono tanti tifosi del Napoli. Una semplice curiosità. Nulla di più. Anche perché pensare che dietro allo sguardo serio dell’attaccante belga ci sia qualcosa di grave è da paranoici. Il suo gol ha chiuso di fatto una partita difficile, insidiosa, dove il Bologna di Donadoni ha provato in tutti i modi a fare risultato e a riscattare il 7-1 subito nello scorso campionato subito davanti ai proprio tifosi.

Mertens è stato abile a rubare palla a Pulgar, ancora frastornato per la punizione sottratta all’ottimo Verdi e calciata in curva pochi minuti prima, e a realizzare il raddoppio facendo passare la palla sotto le gambe di Mirante. Poi la reazione che nessuno si aspettava. Sguardo fisso verso la telecamera ed espressione seriosa, impalpabile, senza lasciar trapelare alcuna emozione. Come chi avesse subito chissà quale torto. Una espressione che avevamo già visto nella prima giornata dello scorso campionato. Dries entrò a inizio secondo tempo a Pescara con il Napoli sotto di due gol e realizzò una splendida doppietta che evitò alla formazione di Sarri una clamorosa sconfitta. In quell’occasione dopo il gol, Mertens lanciò in direzione di Sarri sguardi tutt’altro che amichevoli. Come a dire: “Perché devo sempre partire dalla panchina?”.

Sull’espressione di ieri sono diverse le ipotesi avanzate dalla stampa locale e nazionale. Tre quelle principali se si escludono ipotetici problemi personali. La prima lo vuole serioso perché prima del gol aveva intravisto a bordo campo Milik che si stava riscaldando e che era pronto ad entrare al suo posto. La seconda – decisamente più fantasiosa – riguarda invece la sfida di mercoledì in casa dello Shakhtar Donetsk in Ucraina. Per l’esordio nella fase a gironi di Champions, Sarri starebbe vagliando la possibilità di far giocare dal primo minuto l’attaccante polacco e lo avrebbe già comunicato al belga. Cosa che – stando a qualche suggestiva ricostruzione – avrebbe fatto innervosire Mertens tanto da non esultare. La terza e ultima ipotesi, quella che ci sembra un tantino più realistica, vede “Ciro” poco sorridente dopo il due a zero perché non era soddisfatto della prestazione sua e della squadra in generale. Il Napoli, fino a quel momento, aveva sofferto troppo contro un avversario tutt’altro che irresistibile. La rete è stata dunque una liberazione accolta in modo anche un po’ arrogante dall’oramai bomber belga.

Dopo l’exploit dello scorso anno, Mertens quest’anno vuole ripetersi e per far ciò non deve lasciare nulla al caso. Il suo obiettivo è vincere con il Napoli e ribadire agli addetti ai lavori che a 30 anni si può cambiare ruolo e segnare gol a grappoli. Questo ovviamente grazie al gioco di Maurizio Sarri che ha esaltato le caratteristiche tecniche e fisiche del belga. Abituiamoci dunque a vedere un Mertens “serioso” quest’anno. Lui vuole giocare sempre e per tutti i 90 minuti. Sarri deve però pensare anche al bene del gruppo e a rilanciare un attaccante come Milik che lo scorso anno ha fatto solo intravedere tutte le sue qualità. Di questa situazione il Napoli dovrà essere bravo a trarne solo dei vantaggi. Staremo a vedere.