Voce di Napoli | Navigazione

Paura nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, incendio in una cella

Incendio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. E’ accaduto nella notte tra sabato e domenica, quando un detenuto di origini georgiane ha acceso un rogo all’interno della sua cella. Compagni e agenti penitenziari sono subito accorsi per cercare di spegnere le fiamme, rimanendo ustionati e intossicati.

Tre agenti penitenziari hanno subito un’intossicazione e hanno ricevuto dai medici, che hanno prestato loro le cure, una prognosi di 5 giorni. Il detenuto che ha acceso l’incendio, un uomo di 30 anni in carcere per reati di furto, è riuscito ad accendere il fuoco usando il fornellino che si trova in ogni cella per permettere ai carcerati di cucinare.

Paura nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, incendio in una cella

Si disconoscono i motivi per cui abbia compiuto una simile azione, se sia stato un tentativo di protesta o di suicidio o se abbia solo voluto creare scompiglio all’interno del carcere. Il 30enne è stato messo in isolamento e con molta probabilità sarà trasferito in un’altra casa circondariale. I suoi compagni di cella, invece, sono stati spostati in una nuova unità.