Il figlio di Alessandro Impagnatiello, l’ex barman condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, non porterà più il cognome del padre. La Prefettura di Monza e Brianza ha formalizzato la decisione, accogliendo la richiesta della madre del bambino. Questa scelta è stata motivata da un profondo disagio psicologico e sociale che il cognome paterno stava causando al minore. Già a marzo 2025, il Tribunale per i Minorenni di Milano aveva dichiarato Impagnatiello decaduto dalla responsabilità genitoriale, affidando il figlio esclusivamente alla madre. Il cambio di cognome diventerà effettivo 30 giorni dopo la comunicazione ufficiale.
Il Disagio del Bambino e le Motivazioni della Madre
Al momento dell’omicidio di Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, il figlio di Impagnatiello, nato da una precedente relazione, aveva solo sei anni. La relazione tra l’ex barman e la madre del bambino era terminata da tempo, segnata da tradimenti e menzogne. L’avvocata Ersilia Solimene, che ha assistito la donna, ha evidenziato come il cognome paterno fosse diventato fonte di disagio per il bambino. La Prefettura ha riconosciuto la validità delle motivazioni personali e psicologiche presentate, approvando così la rimozione del cognome Impagnatiello.
La Scelta del Nome Santhiago e la Condanna di Impagnatiello
Tra le richieste presentate, la madre aveva anche proposto di aggiungere al nome del bambino quello di Santhiago, il nome scelto da Giulia Tramontano e Impagnatiello per il figlio che lei portava in grembo. Tuttavia, la Prefettura ha autorizzato unicamente il cambio di cognome, decidendo di non procedere con l’aggiunta del nuovo nome.
Ricordiamo che Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo in primo e secondo grado per l’omicidio di Giulia Tramontano. La donna fu uccisa nella loro abitazione di Senago il 27 maggio 2023 con 37 coltellate. In appello, l’aggravante della premeditazione è stata esclusa, ma la pena è rimasta la massima prevista dall’ordinamento italiano.