Sgomento per Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò, dopo che ha saputo la notizia: da 20 anni di carcere, come emesso il 19 marzo con rito abbreviato contro il 17enne accusato dell’omicidio di Giovanni Battista Cutolo, avvenuto il 31 agosto 2023 in piazza Municipio a Napoli a una riduzione.
La pena potrebbe essere ulteriormente ridotta di un sesto, come previsto dalla riforma Cartabia, la quale concede questo beneficio a chi rinuncia all’appello. Si scenderebbe a 17 anni in questo modo ma, con i benefici per la buona condotta, la pena si potrebbe ulteriormente ridurre addirittura a 13-14 anni.
“L’ho presa – spiega al Tg1 – ovviamente male perchè il pm aveva detto che avrebbe chiesto l’ergastolo se l’assassino fosse stato adulto. Il dono del perdono in questo momento non mi appartiene”.
“Neanche 40 anni – sottolinea – possono essere una pena giusta rispetto a quello che ha fatto. Perchè mio figlio deve stare in un barattolo, ridotto in polvere, non considerato da nessuno e il suo carnefice tutelato dalla giustizia e riabilitato?”.
Daniela Di Maggio inoltre non si mostra per nulla convinta del ravvedimento del giovane. “Glielo auguro perchè auspichiamo che tutti si possano redimire ma non credo che sia possibile per quello che si è mostrato, lui e la sua famiglia”, conclude.