Oggi si sono tenuti i funerali delle vittime del crollo a Saviano, in provincia di Napoli, e sono emersi i primi racconti di quella terribile domenica a mattina. Sono stati i lamenti dell’unico bambino trovato vivo a permettere ai carabinieri di salvare delle vite.
La storia raccontata all’Ansa dall’appuntato scelto Dario D’Ambrosio, il primo a intervenire insieme con il collega brigadiere capo Mario Michele Conte, racconta molto. Nello scoppio della palazzina hanno perso la vita 4 persone: Vincenza Spadafora, 41 anni, con i due suoi bimbi di 6 e 4 anni, la loro nonna paterna, Autilia Ambrosino, di 79 anni, che viveva al secondo piano, mentre sono rimasti feriti il papà Antonio Zotto, 40 anni, e il terzo fratellino di 2 anni, attualmente ricoverati rispettivamente all’Ospedale Cardarelli e al Santobono di Napoli.
Dario e Mario Michele stavano effettuando un giro di perlustrazione proprio a Saviano, hanno sentito il boato e visto una colonna di fumo e polvere a forma di fungo. “Era crollato tutto, c’erano segni dell’esplosione ovunque, auto distrutte, finestre sradicate dall’onda d’urto, una scena che non dimenticheremo mai. Abbiamo sentito chiedere aiuto, dalle macerie, dice ancora all’appuntato D’Ambrosio. “Aiutatemi, c’è la mia famiglia qua sotto – ricorda tra le lacrime il militare – e poi, poco dopo, la voce di un bimbo che cercava la mamma“.