Voce di Napoli | Navigazione

Operaio uccide due fratelli nel Casertano: ipotesi asta e liti prima del duplice omicidio

Uccisi con 6 colpi di pistola alla testa, Marco e Claudio Marrandino, di 40 e 29 anni, entrambi incensurati. A quanto pare dietro al duplice omicidio dei due fratelli ci sarebbero motivazioni al vaglio degli investigatoti.

I militari stanno vagliando due ipotesi: questioni di vabilità, oppure un delitto avvenuto per questioni economiche connesse a una vendita in un’asta giudiziaria. I Carabinieri di Marcianise e quelli del Comando provinciale di Caserta, guidati dal colonnello Manuel Scarso, non escludono nessuna possibilità e stanno valutando tutti i possibili moventi.

Lo scorso sabato pomeriggio, attorno alle 15, i due fratelli si trovavano a bordo di una Bmw bianca, di ritorno dall’aeroporto di Capodichino, e l’operaio fermato sulla sua station wagon. Dopo un inseguimento quest’ultimo avrebbe sbarrato la strada ai due con l’auto e a quanto pare qualcuno ha visto i tre prima litigare e poi l’uomo estrarre la pistola. Claudio è stato ucciso a bordo dell’auto, con la cintura ancora allacciata, Marco fuori mentre tentava di scappare , con il telefono in mano.

Alcuni automobilisti hanno immortalato la scena con i telefonini. I due Marco Marrandino, avvocato, e il fratello, erano noti nel Casertano, il secondo era il fratello era un imprenditore del settore edile. A ucciderli un operaio di 53 anni, anche lui incensurato e di Cesa.

In un primo momento le modalità hanno fatto pensare ad un agguato di camorra, ma nessuno dei tre coinvolti ha legami con la malavita organizzata. Gli investigatori, comunque, non escludono alcuna pista.