Va in scena la quarta udienza del processo per il delitto di Giulia Tramontano a Senago. Parla Chiara, la sorella della vittima, che ricostruisce davanti ai giudici la relazione tra la sorella e Impagnatiello. L’ex barman trentenne, detenuto nel carcere San Vittore, è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, rapporto di convivenza, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere. Rischia l’ergastolo.
“Giulia diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano. diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano. In ogni cosa trovava un sapore strano”. Raccontava di acqua che sapeva di candeggina e di bruciori di stomaco, ignara che Impagnatiello la stesse avvelenato da mesi con il topicida. “Beveva tante tisane – ha aggiunto – ma non trovava sollievo”.
“A inizio dicembre ricevo una foto di mia sorella in bagno e la foto del test positivo, vedo le sue lacrime e le chiedo se sono lacrime di gioia o di paura, la sua paura era come lui avrebbe accolto la gravidanza ed è così: è una brutta notizia perché il bambino non era gradito. Lei era infelice e triste perché già si sentiva mamma”. La ragazza è stata infatti accoltellata da Impagnatiello nel loro appartamento a Senago il 27 maggio del 2023, racconta così la notizia dell’arrivo del piccolo Thiago.
“Una ragazza del Sud che aspetta un figlio non è mai sola, non capivamo come due stipendi non potessero bastare per crescere un figlio”. Lui decide per l’aborto e Giulia si reca al consultorio, ma poi cambia idea: “C’é stato un ripensamento di lui, lui cambia idea, dice di desiderare quel bambino. È stato come buttare acqua sul fuoco, ha portato un po’ di quiete anche a noi familiari, eravamo pronti a supportarli”.
La coppia però non andava d’amore e d’accordo.”C’erano degli attriti frequenti sugli orari di lavoro e sul tenore di vita della loro coppia, lei era annoiata e lui era spesso assente in settimana e nel weekend preferiva restare a casa”. “Io ero in disaccordo che lei continuasse a stare con lui, io credevo che lui l’aveva tradita ma lei era innamorata. Il mio disappunto sul viaggio a Ibiza non è stato accolto bene, ma a maggio nell’ultimo viaggio a Napoli vidi il suo pancione e realizzai che stavo diventando zia. Sapevo che qualcosa non andava, anche in quel frangente non andava, ma io giurai a me stessa di aver smesso di essere giudice di quella storia e sarei stata accanto a mia sorella”.