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Chi erano Vincenzo e Vida, i due fidanzati morti uccisi nel box a Napoli

E’ una tragedia quella avvenuta lo scorso venerdì notte a Secondigliano, in via Fossa del Lupo. Vincenzo Nocerino e Vida Shahvalad, i due giovanissimi fidanzati trovati sabato mattina in un box auto senza vita sarebbero morti per le esalazioni dei gas di scarico.

A ritrovare i duce cadaveri il papà del ragazzo, Alfredo Nocerino, che subito ha provato a rianimarli e ha allertato il 118, ma non c’è stato nulla da fare per i due.

Le indagini sono affidate ai carabinieri. L’ipotesi più probabile, che dovrà essere comunque verificata con l’autopsia, è quella che parla di una tragica fatalità. I due giovani si sarebbero appartati nel piccolo box del padre del ragazzo, e avrebbero tenuto l’automobile accesa, o per scaldarsi o per altri motivi, finendo col venire soffocati dal monossido di carbonio. Vincenzo era figlio unico e aveva perso la mamma anni fa. Il padre lo aveva cresciuto da solo e lui lavorava come webdesigner e aiutava il padre nella pizzeria del quartiere Fuorigrotta di cui l’uomo è socio, come riporta Fanpage.it.

Da qualche tempo era iniziata la relazione con Vida Shahvalad, studentessa universitaria di origini iraniane, che viveva a Caserta e frequentava le lezioni a Napoli. La scorsa sera avrebbero deciso di appartarsi e per una tragica fatalità avrebbero così perso la vita.