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Geolier, D’Alessio: “Trattato come me e Nino D’Angelo, secondo posto amaro”

All’indomani della fine del Festival di Sanremo Gigi D’Alessio dice la sua sul secondo posto di Geolier. Insieme al rapper ha partecipato infatti alla serata delle cover, vincendo peraltro il trofeo di quella serata.

A Repubblica.it ha rilasciato una dichiarazione: “Al ragazzo è toccato lo stesso destino che per il passato ha riguardato Nino D’Angelo e me. Geolier ha vinto la serata delle cover perché la sala stampa quella sera ha votato onestamente, senza una strategia, non immaginando il grande successo del televoto. La maggior parte dei giornalisti ha poi cambiato idea, dando la preferenza nella serata finale ad Angelina Mango. La cosa naturalmente ha avuto il suo peso e così Angelina ha vinto”.

A prova di ciò un video che sta girando sui social. “È tutto documentato. Sui social si vede chiaramente l’esultanza della sala stampa all’annuncio del secondo posto di Geolier. Avranno pensato: se lo facciamo vincere si scatena l’inferno. In tanti diranno che ha vinto la parte malata di Napoli, Gomorra, la camorra, che Geolier si è comprato i voti. Comunque il televoto parla chiaro: assegna il 60 per cento a Geolier e il 16 per cento ad Angelina. Si è mai visto un risultato simile? “.

E poi, non solo televoto, ma anche gli ascolti dei brani premiamo Geolier. “E allora parliamo anche dei dati di Spotify: Geolier 7 milioni, Annalisa 5, Angelina Mango 4 e mezzo. A me dispiace però molto per Angelina….Questa manovra contro Geolier la gente l’ha capita e di conseguenza rischia di far diventare antipatica Angelina. Già l’odio monta sui social e questo non è giusto e non è civile. È per lei una vittoria amara, visto come sono andate le cose.

E quello di Geolier è un secondo posto amaro. Ma il ragazzo va fortissimo, da un anno il suo album “Il coraggio dei bambini” è il più venduto, lo conoscono e lo cantano i ragazzi di tutta Italia. No che non ne aveva bisogno. È stato più lui a fare un piacere al festival che non il contrario. Ma tutto questo non cambia di una virgola il suo percorso».

Poi svela cosa accade a Sanremo contro i napoletani. “A Sanremo mi hanno dato sempre addosso, anche quando mi sono presentato in duo con Loredana Bertè. Le polemiche su Geolier sono iniziate prima del festival e riguardavano il testo della canzone, la cui grafia non rispetta il dialetto napoletano “puro”. Una polemica partita da Napoli e cavalcata dai soliti noti. Una certa Napoli, s’intende: cosa importa a uno di Bergamo o di Bologna com’è scritto il testo? I ragazzi di vent’anni scrivono così, come si scrive su whatsapp, piaccia o meno. Anche i miei figli lo fanno. E a quanto mi risulta, né Geolier né altri rapper hanno mai avuto l’ambizione di essere come Viviani».