“Ora basta, voglio rifarmi una vita da sola col mio bambino”. Scioccante l’ultimo audio su Whatsapp di Giulia Tramontano, quello mandato a un’amica proprio poco prima che Alessandro Impagnatiello la uccidesse con 37 coltellate, e il bimbo che portava nella pancia insieme a lei. Tra gli elementi depositati dalla Procura di Milano nel processo a carico di Impagnatiello, iniziato ieri, c’è anche questo audio in cui la giovane ammette di volersi rifare una vita da sola con il bimbo.
Giulia haveva mandato quell’audio all’amica dopo aver incontrato, il pomeriggio del 27 maggio, l’amante del fidanzato. Aveva torco la forza dopo che la 23enne italo-inglese, con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela, gli aveva confidato tutto. Impagnatiello però non le ha permesso di farlo e, dopo il rientro nella casa di Senago, l’ha uccisa. L’amica di Giulia aveva già parlato di queste confidenza aggiungendone un’altra: «Alessandro mi ha rovinato la vita».
Importante anche l’elemento della premeditazione siccome impagnatiello avvelenava compagna da mesi con il topicida. A marzo la giovane, parlando con le amiche e la madre, diceva che stava molto male di stomaco e da settimane. Già da dicembre, stando alle indagini, lui le stava somministrando nella bevanda anche ammoniaca.